Allenatori toscani invadono la Serie A: moda o necessità?

Gli allenatori toscani domineranno il campionato di Serie A? Sono ben sei gli esponenti della regione che si propongono al massimo torneo con l’intenzione di stupire.

Allegri indica a bordo campo - Getty Images
Max Allegri è uno dei sei allenatori toscani in Serie A – Getty Images

Sarà un torneo a tinte toscane. Perché guardando la composizione degli allenatori delle venti squadre, che un abbondante 30% che proviene da una terra incantevole. Gli allenatori toscani sono ormai una certezza nel panorama italiano, addirittura saranno in sei gli esponenti che alleneranno le squadre del massimo torneo.

In rigoroso ordine alfabetico abbiamo Massimiliano Allegri, Aurelio Andreazzoli, Alessio Dionisi, Maurizio Sarri, Leonardo Semplici e Luciano Spalletti. E ne manca un altro all’appello come Walter Mazzarri che, probabilmente, arriverà a lavori in corso per rimpolpare la colonia dei tecnici toscani.

Partendo da Max Allegri, è il ritorno più atteso dai tifosi della Juventus. Ritorna dove era stato, sul “luogo del delitto” aveva lasciato cinque scudetti, quasi altrettante Coppe Italia ma anche due finali di Champions League. Sicuramente ripartirà dalle sue convinzioni, dai suoi corto muso e dalle applicazioni tattiche che resero la Juventus una squadra camaleontica dal punto di vista tattico. Dovrà comunque avere pazienza-

Quelli della banda larga

Sarri sorride - Getty Images
Un Maurizio Sarri sorridente nel ritiro con la Lazio – Getty Images

Un compito ben diverso toccherà ad Aurelio Andreazzoli e ad Alessio Dionisi. Intanto dal tecnico più esperto i tifosi dell’Empoli aspetteranno unicamente la salvezza. L’avventura in Toscana è nel segno della continuità, i biancoblu hanno cambiato poco proprio per confermarsi nella massima serie senza spendere troppo.

Prende il posto di Alessio Dionisi, uno dei tecnici toscani più emergenti. Tra gli allenatori c’è curiosità per capire se si confermerà anche in Serie A, sicuramente aver lasciato Empoli (con annesse polemiche) per il Sassuolo è già un bell’esame in vista. Il suo Sassuolo sarà diverso da quello di Roberto De Zerbi? Come ripartiranno gli emiliani dopo le cessioni? Tanti i quesiti in vista per il giovane trainer.

Tra gli esperti, invece, sempre seguendo un ordine alfabetico abbiamo Maurizio Sarri. Che 380 giorni fa circa festeggiava uno scudetto con la Juventus, mentre ora è ripartito dalla Lazio. A infondere scienza calcistica e convinzioni tattiche prima ancora che disciplinari. Dovrà cambiare l’assetto difensivo dei biancazzurri, sarà un’impresa non immediata.

In mezzo tra ambizioni e salvezza c’è Leonardo Semplici, confermato meritatamente dal Cagliari dopo aver conquistato la salvezza. Tra gli allenatori toscani è quello con meno clamori, fa parlare il campo.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Qualcun altro è pronto direttamente da casa…

Poi, ecco Luciano Spalletti. Che di parole non è mai parco e prometterà scintille nell’ambiente partenopeo. Il suo Napoli terrà il ritmo delle pretendenti allo scudetto? L’avventura in l’Europa League sarà considerata come un fastidio o un’opportunità? È un campionato per allenatori toscani. Con buona pace del Stanis La Rochelle di Boris che non sopportava gli attori di questa regione con la c aspirata.

Impostazioni privacy