26 agosto 2001, una giornata pazza di ricordi ed esordi

Il 26 agosto 2001 è stata una giornata di esordi, ricordi e rammarichi. A suo modo, venti anni un piccolo pezzo di Serie A è rimasto nella storia.

Chievo esulta - Getty Images
Il 26 agosto 2001 tra i ricordi più incredibili per il Chievo esordiente in Serie A – Getty Images

Riportare la mente a venti anni fa è un esercizio che porta spesso a dolci ricordi, oppure a ricordarci in una fase di gioventù più spensierata. E sicuramente lo eravamo quando la prima giornata di Serie A andava in campo con un torneo di alto livello, senza pensare alla salute dei calciatori che potevano giocare alle 15 d’estate (e nessuno mai è morto dal caldo per questo).

Il 26 agosto 2001 partiva il torneo che poi si sarebbe concluso in un leggendario 5 maggio, dove i ricordi e i rammarichi furono incredibili. Ma prima ancora era stata la prima giornata a dare dei segnali, portando gli esordi alle stelle e dando anche un assaggio di una stagione tra le più incredibili per la Serie A.

Era un campionato di livello ed è dimostrato guardando gli almanacchi, perché c’erano squadre che potevano permettersi assi importanti. Come il Brescia, che aveva messo sotto il Milan per 2-0 nell’intervallo, salvo poi essere rimontato nella ripresa. Quel 26 agosto fu un rammarico per le rondinelle, che in campo avevano il signor Roberto Baggio e in panchina la leggenda Carlo Mazzone. Ahi, da quando Baggio non gioca più non è domenica…

Il giorno delle imprese

Baggio al Brescia - Getty Images
Non solo esordi, ma tanti ricordi di un calcio che non tornerà più – Getty Images

Quel 26 agosto 2001 è ricordato per tanti esordi. In particolare uno stupì l’Italia intera, la favola del Chievo Verona che esordiva in campionato a Firenze. Contro la Fiorentina classico 4-4-2 per la squadra di quartiere, mentre i padroni di casa andavano in campo con una divisa storica. Il 2-0 dei veronesi (in gol Perrotta e Marazzina) fu il primo segnale importante, i gialloblù furono la rivelazione del torneo e conclusero quinti in classifica (dopo esser stati anche in testa). La viola salutò la categoria e poi fallì, ripartendo poi dalla C2 con il nome di Florentia Viola.

Come esordi, quello in Serie A di Fabio Grosso fu particolare. In campo contro l’Inter da esterno sinistro ed era una novità: Serse Cosmi lo aveva spostato, sino ad allora era stato un trequartista. Colpì un palo, si fece espellere e il Perugia perse 4-1: esordì anche Alì Samereh, centravanti iraniano da collezione Panini e poco più.

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Era una giornata da ricordare anche per tanti altri. Claudio Lopez segnò il suo primo gol in Serie A nel pareggio tra Lazio e Piacenza, Ernesto Chevanton ci mise un solo minuto in Lecce-Parma ed era all’esordio assoluto nella massima serie. La Juventus fece quattro gol al Venezia e la nuova coppia titolare Del Piero-Trezeguet partì già rodatissima.

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