Paquetá, Neymar lo difende dopo una ammonizione assurda – FOTO

Giallo incredibile a Paquetá, che non ha violato alcun regolamento: Neymar lo difende sui social e accusa l’arbitro per l’ammonizione. 

Paquetá e Neymar
Paquetá e Neymar con la maglia del Brasile (Getty Images)

Il calcio non smette mai di stupire. C’è sempre qualche calciatore pronto a regalare qualche giocata spettacolare e innovativa, o qualche decisione in campo che fa discutere. Se poi le due cose si uniscono, può succedere di tutto. Anche che un arbitro decida di estrarre un giallo che nel regolamento non è proprio contemplato. Come ha fatto ieri Frappart, non un perfetto sconosciuto, che ha deciso di punire con l’ammonizione Paquetá. Il brasiliano non aveva violato in alcun modo il regolamento, ma si è reso “colpevole”, secondo il direttore di gara, di aver irriso gli avversari.

Come? Con una bicicletta, in perfetto stile verdeoro. Una sanzione che sul regolamento non trova collocazione, ma che per l’arbitro è stata definita un eccesso da parte di Paquetá, difeso poi con forza sui social da Neymar.

Paquetá e l’ammonizione assurda, per Neymar è troppo: “Uccidete il calcio”

neymar ammonizione paqueta
Neymar sui social critica l’ammonizione a Paqueta (Instagram)

La decisione di Frappart, al minuto 92 di Lione Troyes, ha fatto molto discutere in Francia. Sul risultato di 3-1 per i padroni di casa, Paquetá ha tentato la bicicletta per liberarsi di un avversario, e all’arbitro questo non è andato giù. Giallo quindi per l’ex Milan, basito dopo la decisione del direttore di gara. In effetti il regolamento non contempla una sanzione per una giocata del genere, e il brasiliano ha risposto con un sorriso nonostante una scelta sembra assurda.

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A difendere il connazionale e compagno in verdeoro però è stato Neymar. In una foto su Instagram O’Ney ha criticato aspramente la scelta di Frappart. “Sono molto triste per questo episodio, un giallo per colpa di un dribbling. La bicicletta è un gesto tecnico, indipendentemente dal minuto in cui avviene. L’anno scorso è successo anche a me, quest’anno a Paquetá. Onestamente non capisco il motivo. Il famoso Joga Bonito sta finendo”.

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