Recuperi da difensori al top della forma. Dopo sei giornate in Serie A già abbiamo degli ottimi salvatori di porta, alcuni spesso inaspettati.
C’è la consapevolezza di dover entrare nel vivo del gioco, anche facendo un duro e sporco lavoro. Lo sanno bene i difensori di Serie A impegnati spesso in recuperi salvifici, che portano così a mantenere porte inviolate e a garantire solidità difensive.
Spesso però ci troviamo davanti a centrali quasi vecchio stampo, quasi da palla o gamba per il modo di intendere il calcio. In particolar modo le prime sei giornate di campionato premiano tra i difensori un elemento sempre più importante per la sua squadra di club.
Palomino con l’Atalanta ha compiuto passi da gigante da quando è arrivato in Italia, questa sembra essere davvero la stagione della consacrazione. In sei partite ha compiuto qualcosa come 67 recuperi, alla media di almeno dieci a gara. Un lavoro importantissimo, nessuno tra i difensori in Italia riesce a sradicare il pallone come lui all’attaccante avversario.
Non è un caso che la squadra bergamasca abbia anche diminuito il numero di reti subito in media. Tra Palomino, Demiral e l’arrivo in porta di Musso, il team di Gian Piero Gasperini ha compiuto…un salto in avanti nei meccanismi difensivi.
La capacità di essere al centro
Altri difensori fanno dei recuperi una loro virtù, alcuni poi proiettandosi anche in zona offensiva. Il caso di Bremer del Torino è emblematico, il brasiliano tampona ma diventa anche l’elemento cardine nel gioco aereo dei granata. 58 recuperi per lui, è secondo sul podio in questa speciale classifica dei tamponatori in campo.
Al terzo posto permane una sicurezza in questo versante, ovvero Acerbi. Con nuovi meccanismi difensivi da assorbire nella Lazio e una voglia rimasta immutata. Il centrale ha subito avuto un buon feeling con Maurizio Sarri, sa di essere ancora decisivo con i colori biancocelesti.
In seguito ecco una colonia di altri difensori a quota 54 recuperi e un centrocampista. Colley della Sampdoria e Gunter del Verona sono elementi rudi ma capaci di bloccare l’azione avversaria, nessuno chiede loro poi di reimpostarla. Dominguez del Bologna è un po’ una sorpresa, ha iniziato in Italia correndo un po’ leggerino, ora ha messo muscoli e dà delle sane randellate.
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Menzione speciale per Ceccaroni del Venezia. Che è a quota 45 in questa classifica, ma ha giocato una partita contro il Torino lunedì sera da migliore in campo. In un recupero è riuscito a scattare alla velocità di 34,3km/h, praticamente una sorta di motorino nel centro urbano. Lo scatto è servito per interrompere una pericolosa azione ben manovrata da Brekalo e Sanabria.