Giuliano Giannichedda è pronto: giovani, ecco una guida

Giuliano Giannichedda è ora un apprezzato allenatore nei quadri federali. Alla ricerca di nuovi campioni da poter proporre al calcio italiano.

Giuliano Giannichedda - Getty Images
Giuliano Giannichedda è ora un apprezzato allenatore – Getty Images

Una scelta di vita, ma anche di passione. Quella di Giuliano Giannichedda sembra essere praticamente una missione in campo, nel scegliere e selezionare i talenti del domani. Lo fa attraverso la selezione nazionale della Serie D, campionato che se ben osservato può spesso rivelare delle sorprese.

Non mancano gli esempi di calciatori che, partiti dalla LND, abbiano subito trovato la gloria anche nel calcio che conta. Pensiamo ad Andrea Cistana, che dopo un campionato nel girone B, si è ritrovato a Brescia e poi in breve tempo anche ad essere convocato da Roberto Mancini.

Nel caso della selezione attuale è Giuliano Giannichedda a scegliere la rappresentativa di Serie D migliore, valutando così un bacino d’utenza proveniente da nove campionati. Tra mille difficoltà, ci sono comunque dei talenti interessanti e tocca all’ex centrocampista selezionarli e vagliarli al meglio. Alcuni arrivano direttamente dai campi polverosi, altri hanno assaggiato il lusso dei settori giovanili ma si sono un po’ smarriti. Il compito del tecnico è di dare a tutti le stesse possibilità, in un percorso di crescita formativa che viene apprezzato anche dalle parti di Coverciano.

La stabilità delle idee

Giannichedda in campo - Getty Images
E’ tornato in campo per un’esibizione tra Italia e Germania di anni fa – Getty Images

Giuliano Giannichedda è un tecnico solido, come lo è stato anche da calciatore. Nel suo percorso da trainer l’Italia ha avuto e ha un posto speciale, partito da vice allenatore dell’Italia Under 20 e poi dell’Under 17: due categorie che hanno lanciato parecchi elementi nella massima serie.

Ha anche allenato in giro per il centro Italia tra Racing Roma, Viterbese, Pro Piacenza e Aprilia, per poi tornare nei quadri federali con l’Italia LND under 18 e under 19. Un rapporto con la maglia azzurra da allenatore e anche da calciatore, quando forse avrebbe meritato di più… ma la concorrenza era davvero tanta all’epoca.

Proprio indossando gli scarpini ha comunque svolto una carriera di tutto rispetto. Dopo il Sora, la vetrina dell’Udinese, un cammino importante con una squadra che ha giocato anche in Europa meritatamente. L’approdo alla Lazio è stato poi un passo importante per la sua carriera, un calciatore puntuale e affidabile su cui appoggiare i destini del club biancocelesti. Il passaggio alla Juventus un sogno per la carriera, prima con la gloria e poi con la ripartenza in Serie B. In bianconero con qualche acciacco di troppo, ma come un uomo giusto per ripartire. Infine il Livorno, ultimo assaggio di Serie A prima del ritiro.

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Nella vita privata, invece, è solido il rapporto con Federica Ridolfi, bellezza esplosiva che fece innamorare tutta Italia nelle partecipazioni a Mai dire gol e a Quelli che il calcio.

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