Ethan Ampadu è ancora un oggetto misterioso per il Venezia e per la Serie A. Nei lagunari che hanno trovato calciatori in tutto il mondo, ci stava bene anche un emergente talento proveniente dal Galles.
Il mercato del Venezia è stato all’insegna del multingpop. Prendere elementi da ogni parte del mondo è stata la chiave di lettura della proprietà americana e del direttore sportivo Mattia Collauto, che ha scovato talenti un po’ dovunque. A volte anche acquistandoli con denaro sonante, altre volte ottenendo un prestito senza grandi margini di riscatti.
Come nel caso di Ethan Ampadu, un calciatore emergente che quasi a sorpresa è sbarcato a Venezia. La trattativa, passata anche sotto traccia, è stata realizzata negli ultimi giorni di mercato di agosto, dopo il rinnovo del difensore con il Chelsea. Che lo ha ceduto poi in prestito ai lagunari, forti di un rinnovo che durerà sino al 2024.
Il centrale gallese così rimarrà ancora in orbita dei blues, alla ricerca di una continuità che lo possa far maturare in campo. È praticamente uno dei pochi calciatori al mondo che ha quasi più presenze in nazionale…che nelle maggiori leghe professionistiche. Ha toccato le trenta presenze con il Galles, l’Italia lo ha conosciuto quando stava quasi azzoppando Federico Bernardeschi agli europei. Un’espulsione per concludere Euro2020, non certo un’edizione fortunatissima a titolo personale e per tutta la sua compagine.
Una laguna per sognare in grande
L’obiettivo di Ethan Ampadu è di prendersi la titolarità del Venezia, dimostrando in Serie A di essere un calciatore su cui puntare. È stato più riconoscibile per lo stile dei capelli, che non per le prestazioni con i piedi.
È un gallese classe 2000 con origini irlandesi e ghanesi, preferisce calciare di destro, può giocare sia come centrale difensivo che essere adattato come mediano. Tra le sue caratteristiche fisiche anche una buona fisicità che gli consente una buona elevazione soprattutto nello stacco aereo.
Qualcuno improvvidamente lo ha paragonato a Rio Ferdinand, e forse in questo parallelo si è un po’ troppo specchiato.
Due gare con il Chelsea, poi l’approdo al Lipsia due stagioni fa. Sembrava poter emergere, ma per Nageslmann non era un calciatore semplicemente pronto per l’agone tedesco. Tre le presenze raccolte in Bundesliga, le briciole in poche parole.
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La scorsa stagione qualche spazio in più con lo Sheffield, che però è retrocesso in largo anticipo in Premier League. 25 le presenze maturate in Inghilterra, ora al Venezia conta di potersi mettere in mostra. Non sarà facile in una squadra con tanti problemi d’amalgama e in un campionato che non aspetta molto gli stranieri. Soprattutto quelli venuti dal Galles, basti chiedere al collega di nazionale Aaron Ramsey…