Verona “miracolato” da Tudor: gli attaccanti confermano

Gli attaccanti del Verona possono aumentare decisamente la loro media dei gol. Guardando ai numeri della scorsa stagione, i tifosi scaligeri non sono proprio tranquilli sui centravanti, ma l’arrivo di Tudor ha alzato il livello dell’attacco.

Kalinic e Caprari - Getty Images
Kalinic e Caprari, attaccanti del Verona – Getty Images

Il Verona ha un problema sugli attaccanti? A quanto pare sì, guardando anche le medie della scorsa stagione. Tre sono gli attaccanti centrali da far ruotare negli schemi di Igor Tudor con in più il giovane Giovanni Cancellieri, ex Roma che sta dando già un buon contributo da un punto di vista dell’imprevedibilità. Nonché Gianluca Caprari, che svaria sul fronte offensivo.

I centravanti canonici, invece, hanno medie da… latitanti del gol. Facendo una semplice statistica la media della scorsa stagione non fa sorridere: cinque gol per ogni attaccante. Qualcosa che fa riflettere, non siamo negli anni Ottanta quando i numeri dei… numeri 9 non era di certo a doppia cifra nelle squadre che puntano alla salvezza.

Perciò, ci sarà da tenere alta la guardia per le prestazioni di Nikola Kalinic, Giovanni Simeone e Kevin Lasagna. Attaccanti anche con caratteristiche diverse, che si spendono per la squadra ma spesso arrivano stremati all’appuntamento più importante con il portiere. Vanificando azioni e sbagliando spesso gol impossibili, perché alla fine contano i nervi saldi e la giusta lucidità davanti allo specchio della porta.

Cercasi goleade in campo

Simeone difende palla - Getty Images
Anche Giovanni Simeone sembra essersi svegliato – Getty Imegs

Il Verona negli anni si è salvato grazie al grande apporto dei centrocampisti. Nelle squadre di Ivan Juric un ruolo fondamentale lo hanno avuto gli incursori, basti vedere i numeri raccolti da Pessina, Zaccagni e Barak, così come dagli esterni. Dimarco di fatto era un attaccante aggiunto, Lazovic e Faraoni avevano buona familiarità nell’area avversaria.

Gli attaccanti invece avevano le polveri bagnate prima con il croato ora al Torino e poi con Eusebio Di Francesco. Da Nikola Kalinic l’ambiente si aspetta molto di più. Lo scorso anno lo score non ha lasciato grandi entusiasmi, 19 presenze per lui (la media di una gara ogni due) e due sole marcature. Quella contro il Crotone aveva fatto illudere, tutti pensavano che si era sbloccato e invece spesso si arenava sui pali e le traverse. È bastato un altro connazionale a svegliarlo dopo un anno, la doppietta di Salerno forse la molla che lo ha rimesso in sesto.

Kevin Lasagna invece dà profondità ma segna pochino anche lui. Certo, nello scatto in lungo è micidiale, ma ha segnato due gol con l’Udinese e altri due col Verona nella stagione 2020-21. Numeri non certo da bomber da razza, ma non lo è mai stato in quanto ha bisogno di una punta complementare al suo fianco.

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Che potrebbe essere Giovanni Simeone “frenato” dalla maglia numero 9 al Cagliari, ma ora già ben rinsavito nella missione scaligera. Se Tudor avrà tre attaccanti veri, ci sarà da divertirsi.

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