Haaland o Vlahovic, chi il più forte? L’Europa si spacca

Chi è più forte tra Dusan Vlahovic ed Erling Haaland? Un confronto che potrebbe attraversare i prossimi anni, in quanto sembrano essere i migliori centravanti del futuro.

Haaland mani in alto - Getty Images
Il Borussia Dortmund ha un centravanti invidiato da tutto il mondo – Getty Images

L’arma del gol è sempre quella gradita dai tifosi. Soprattutto guardando ai centravanti del futuro, quelli che possono garantire anni di reti e soddisfazioni. In effetti, il prossimo futuro porta già in dote degli attaccanti che vedono la porta come pochi.

In un caso con un’esplosione sportiva arrivata in maniera precoce ma efficace, nell’altra con già i galloni del protagonista addosso. La storia di Dusan Vlahovic e di Erling Haaland attraversa così varie correnti, soprattutto per capire quale sarà il migliore attaccante della prossima decade.

Con qualche sorpresa o qualche sentenza, perché già i gol portano l’asse della bilancia in direzione del norvegese. Che appare il più pronto o forse semplicemente quello che ha avuto più occasioni per brillare.

Di certo giocare in Germania e Italia non è facile, segnare in questi due campionati è difficile oggi più che mai. Ma il gol è nell’aria, così sia il norvegese che il serbo sono sempre propensi a regalare soddisfazioni. In una sfida al futuro che entra sempre più nel presente.

L’uomo bionico contro il bomber d’acciaio

Vlahovic esulta - Getty Images
Dusan Vlahovic esulta dopo il gol della Fiorentina – Getty Images

La differenza almeno sta nei numeri. Molti più gol sono stati realizzati da Haaland nei professionisti, sia con la maglia del Dortmund, nonché con le precedenti in Austria e Norvegia. Ha sicuramente un Borussia che gioca per lui, con le sue funzioni messe poi in pratica da capacità tecniche abbastanza importanti. Nonché, l’abilità primaria di poter sempre dire la sua, trascinando appresso mezza difesa.

Si nota ancor di più questa differenza quando indossa la maglia della sua nazionale, perché riesce spesso a decidere le gare da solo, in mezzo a compagni di squadra anche piuttosto leggerini.

In Champions League la conferma, in Bundesliga l’obiettivo primario: beffare per una volta Robert Lewandowski nella classifica dei capocannonieri.

Vlahovic, invece, con la Fiorentina ha creato una sorta di micro mondo dove è riuscito finalmente ad emergere. Sembrava uno dei tanti, ma quando Pantaleo Corvino investe su un giocatore serbo è quasi sempre una sicurezza. Tolta quel po’ di indolenza, per Vlahovic si sono aperte le porte dell’attacco della Fiorentina, diventando insostituibile.

Le caratteristiche fisiche sono importanti, in Italia è difficile trovare un attaccante con tale fisicità. Se ne accorgono le difese, ma anche i portieri che cadono all’impatto con il centravanti serbo.

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Che vorrà toccare ancora quota 20 gol se non oltre, e dimostrare di essere prolifico quanto il collega norvegese. Chi sarà il più forte in assoluto lo sapremo tra un paio di anni: Vlahovic, comunque, potrebbe presto cambiare aria? Il mancato rinnovo con la Fiorentina sarà il giallo delle prossime settimane.

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