Roberto Mancini può vincere il mondiale con l’Italia? La domanda diventa sempre più pressante, se il tecnico marchigiano darà seguito alla vittoria di Euro2020 diverrebbe il più grande di tutti.
![Roberto Mancini - Getty Images](https://www.calciopolis.it/wp-content/uploads/2021/11/Mancini-GettyImages.jpg)
Cosa serve all’Italia per vincere il Mondiale? Una domanda che a un anno dalla massima competizione calcistica diventa un dolce assillo per i tifosi della Nazionale. Il rinnovo di Roberto Mancini sino al 2026 praticamente garantirebbe al tecnico ex Inter di poter allenare per due edizioni mondiali più un’altra europea, sempre a patto di qualificarsi.
Con un gioco ritrovato e una rinnovata fiducia verso i colori azzurri, l’ambizione dell’Italia è cresciuta sempre più. Non è un caso che l’eliminazione dalla poule finale dell’inutile Nation League – per mano della Spagna – ha quasi lasciato un po’ di amaro in bocca.
Vincere aiuta a vincere e dà assuefazione, perché Roberto Mancini con l’Italia ha inculcato una mentalità vincente, ben diversa da quella dei suoi predecessori. Lontani i tempi di Giovanni Trapattoni che aveva paura di un Ecuador qualunque, di Cesare Prandelli e di Gian Piero Ventura che nemmeno ci condusse ai mondiali russi.
Ora si continua a fare sul serio e l’Italia vorrà capire – a un anno dalla competizione del Qatar – se potrà essere una delle favorite del mondiale.
La compagnia delle grandi
![Mancini al tiro - Getty Images](https://www.calciopolis.it/wp-content/uploads/2021/11/tiro-di-Mancini-GettyImages.jpg)
Si guarda intanto il paragone con le altre squadre europee prima di andare a scoprire le motivazioni nostrane. In questo, la gara contro la Spagna ha avuto una valenza didattica. Perché gli spagnoli nella semifinale europea furono sconfitti solamente ai rigori e a Milano ci hanno battuto con merito per 2-1. Luis Enrique ha una squadra giovanissima e motivata, potrebbe tornare presto già grandissima, come quella che vinse due europei e in mezzo il mondiale sudafricano.
Occhio anche alla Francia, che di risorse ne ha spesso in abbondanza. Ma deve tornare a esser maggiormente incisiva, a volte si perde e si specchia troppo nella sua qualità di palleggio. La curiosità arriva dal nuovo corso della Germania, che ha un mix con Flick di vecchi e nuovi: se trova un amalgama finale, anche i teutonici avranno il loro buon gioco europeo.
Togliendo queste tre nazionali, rimane sempre l’Inghilterra che vuole coppe tornare a casa, ma non riesce mai a ottenerle. I leoni inglesi non hanno ancora maturato la capacità di chiudere le partite al tempo giusto, contro le grandi sarà un problema.
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L’Italia di Roberto Mancini, guardando al mondiale, ha sempre Brasile e Argentina da prendere a riferimento. La selecao non vince il titolo iridato dal 2002, l’Argentina addirittura dal 1986: erano i tempi di Diego Armando Maradona che segnava in undici tocchi da una porta all’altra.