Gianluca Lapadula come Colombo: sempre più hombre del partido

Gianluca Lapadula è ormai a metà tra Benevento e Perù. Un attaccante forse maturato tardivamente, che ha ritrovato la via del gol in ogni caso. Tiene ancora in vita la sua nazionale, grazie al gol realizzato contro la Bolivia.

Lapadula col Perù - Getty Images
Gianluca Lapadula tiene vive le speranze della sua nazionale – Getty Images

Le attese sono state tante, forse anche troppe. Perché per Gianluca Lapadula di certo non si può dire che la carriera calcistica sia stata piatta o noiosa. Dal combattere in Serie C alla gloria con il Pescara, passando per il grande salto al Milan e a quelle attese che forse erano troppe per tutte. Ripartendo poi dalla provincia e trovando ora una dimensione definitiva.

Sembrava dover andare via dal Benevento, ma alla fine è rimasto anche in Serie B per dare il suo apporto. Diventando così l’attaccante principale dei sanniti per la lotta alla promozione, mai come quest’anno davvero agguerrita in categoria. La Serie B non fa paura se affrontata con gli uomini di tempra, e l’attaccante non si tira di certo indietro.

Così come non ha mai mollato la presa da quando è diventato un nazionale del Perù. Anzi, un idolo vero e proprio, che ha segnato pochi ma importanti gol decisivi, come quello contro la Bolivia che tiene in vita la selezione in vista del rush finale. È di fatto un ex italiano per il calcio, perché la maglia azzurra l’aveva indossata solo in amichevole, perciò è stato possibile fare un volo transoceanico e abbracciare quei colori biancorossi delle sue origini e affrontare così le selezioni blasonate del Sudamerica.

Il pianista vuole aumentare la musica

lapadula con Benevento - Getty Images
In Campania è atteso dal riscatto – Getty Images

Quella di Gianluca Lapadula è stata una carriera movimentata. Con il boom avuto prima al Teramo e poi al Pescara, due stagioni con una cinquantina di gol e il grande approdo al Milan. Che pagò l’attaccante dieci milioni di euro agli abruzzesi (nove più uno di bonus), una grande plusvalenza.

Arrivato in rossonero però le attese furono forse troppe, l’attaccante era sì bravo e volenteroso, ma non di certo un bomber da trenta gol a stagione. Ma erano stagioni strane quelle dei rossoneri, dove gli errori di valutazione erano all’ordine del giorno in tutti i reparti. Tutto ciò penalizzò lo stesso attaccante, che entrò nella memoria per una prestazione extra calcistica davvero curiosa.

Invitato alla Domenica Sportiva, si mise a suonare il piano e lo fece davvero bene, dimostrando di essere bravo con le mani altrettanto che con i piedi.

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Dopo il Milan ci furono le due stagioni al Genoa e quella positiva al Lecce, almeno individualmente in una squadra che comunque andò in Serie B. Così come il Benevento, nonostante il tanto impegno profuso. Con i sanniti ora la promessa di tornare presto nella massima serie, ha fatto capire le sue intenzioni partendo dalla tripletta realizzata contro il Cittadella. Un modo come un altro per far comprendere come Gianluca Lapadula non si arrende proprio mai.

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