Tommaso Pobega era l’elemento che serviva al Torino. Non è un caso che il Milan – proprietario del cartellino – ha concesso ai granata solamente un prestito secco…
Il Torino con Ivan Juric sembra avere altre credenziali rispetto a quelle maturate negli anni precedenti. La speranza dei tifosi è di non soffrire le pene dell’inferno sino alle ultime giornate, un must diventato tristemente noto per i tifosi granata.
Questa stagione sembra però avere qualche refrain diverso, il Torino appare una squadra maggiormente quadrata anche grazie ad alcuni puntelli mirati. Non è un caso che la squadra granata sia cresciuta in qualità portando in rosa i vari Brekalo, Praet e Pjaca, mentre dietro le spalle c’è un Tommaso Pobega in grande spolvero.
Il centrocampista italiano è un po’ il jolly utile in tutte le occasioni. Era l’elemento che serviva al Torino per portare quantità e qualità, non è un caso come sia già risultato decisivo in campionato. Prospetto interessante che ha già scalato tante gerarchie, Pobega al Torino è arrivato con la missione mica tanto nascosta di agguantare la Nazionale, come nelle ultime convocazioni.
D’altronde, l’Italia di Roberto Mancini ha dimostrato che tutti possono ambire a un posto, a patto di fare benissimo con le squadre di club. In questo obiettivo Pobega sta credendo e lo si vede anche in campo.
Il maestro Juric giudica e valuta
In effetti, da un punto di vista tattico è Ivan Juric ad aver acceso la fiamma a Pobega in campo. In pratica, il centrocampista granata è un elemento che può ricoprire più ruoli tattici sia a centrocampo e sia nelle stesse fasi di gioco.
Il baricentro tecnico diventa comunque molto più muscolare con l’ingresso in campo dell’ex spezzino, bravo come pochi sia nella fase di non possesso nonché quando – effettivamente – c’è da far ripartire la squadra in fase di palleggio.
Juric lo sa bene e proprio per lui vede un ruolo alla Barak o alla Zaccagni, rifacendo un po’ quanto visto nel Verona negli ultimi due anni. In fase di inserimento il Torino con Pobega acquista senza dubbio maggior fisicità e una porta inquadrata abbastanza bene, basti pensare che lo scorso anno realizzò sei gol con lo Spezia in venti partite. E in questa stagione è già andato in gol con relativa facilità.
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Non è un caso che il Milan, proprietario del cartellino, ha mantenuto il controllo di Pobega. Non lo ha messo subito in rosa per questa stagione ma ha concesso un prestito secco al Torino. Il numero 4 granata ha dunque altri mesi per poter apprendere qualcosa da Juric per poi passare in maniera definitiva alla corte di Stefano Pioli. E guardare ben più da vicino Zlatan Ibrahimovic.