Venezia-Verona, derby con gioco: lo show è a nordest

Venezia e Verona in campo nel derby veneto per una domenica di animo per le tifoserie. Precedenti e passato un po’ alternato nel confronto tra i due club.

Venezia Verona - foto LaPresse
Ultimo confronto assoluto dell’ottobre 2020 in Coppa Italia tra Venezia e Verona – foto LaPresse

È un derby classico, ma non una gara da vedere in ogni stagione. Il percorso tra Venezia e Verona è stato spesso ondivago nel corso del tempo, non sempre si sono trovate nella stessa serie. Più per il demerito dei lagunari, in difficoltà nei decenni precedenti e costretti a dover ripartire daccapo per due volte. Mentre il Verona si è alternato tra la massima serie, la Serie B e addirittura la C (avendo nientemeno che Maurizio Sarri in panchina, e non fu un’esperienza memorabile).

Il presente racconta di un Venezia-Verona da vivere intensamente domani pomeriggio, guardando alle condizioni del campo e del meteo, che daranno soprattutto l’indicazione maggiore per avere un po’ di pubblico sugli spalti. Gli scaligeri con Igor Tudor quanto meno si sono rimessi sulla retta via, il Verona segna molto ma concede anche abbastanza, è un gioco non certo speculare quello degli scaligeri. Dall’altra parte continua l’esperimento del Venezia, che sa tenere botta in alcuni casi, ma di certo in casa non ha una sorta di bunker. È pur vero che ha vinto contro la Fiorentina e la Roma, ma è uscita sconfitta dagli scontri diretti contro Spezia e Salernitana.

Il passato di poche glorie e molte ombre

tifoseria Venezia  - foto LaPresse
I tifosi lagunari sempre molto passionali – foto LaPresse

Venezia e Verona tornano così ad affrontarsi in Serie A dopo un ventennio. L’ascensore della squadra allora di proprietà Maurizio Zamparini portò i lagunari per tre campionati di massima serie, affrontando il Verona neopromosso nella stagione 1999-2000. Stagione sfortunata per il Venezia, conclusa con la retrocessione e che al “Bentegodi” subì la sconfitta per mano del brasiliano Adailton.

Al ritorno, giocato proprio allo stadio “Penzo”, l’emblema della jella arancioneroverde: in vantaggio di due gol con il giovane Budan e il più stagionato Ganz, si fece raggiungere sul finale di gara ancora da Adailton e poi da Salvetti. Il 2-2 non serviva al Venezia, mentre al Verona diede lo spunto per la salvezza, completando battendo sette giorni dopo la Juventus con doppietta di Fabrizio Cammarata.

Due stagioni dopo, invece, si affrontarono al “Penzo” già alla seconda giornata e andò nuovamente in gol Emiliano Salvetti. Al ritorno invece altra vittoria di misura per i gialloblù, in gol Massimo Oddo più un rigore fallito da Mario Frick. Entrambe tornarono in Serie B, il Venezia da tempo, il Verona nel 5 maggio del calcio.

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L’ultimo confronto è maturato in Coppa Italia. A Verona gara senza pensieri la scorsa stagione con un 3-3 sino ai tempi supplementari e poi i calci di rigori che premiarono il collettivo allora guidato da Ivan Juric.

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