Gol e allegria, Spezia-Sassuolo sarà over con ritmo?

Spezia-Sassuolo è una sfida che ricorda ai liguri di non dover mollare. La scorsa stagione le due partite portarono delle utili lezioni al club spezzino.

Berardi vs Spezia - foto LaPresse
Il Sassuolo torna in campo contro lo Spezia – foto LaPresse

Quella tra Spezia e Sassuolo potrebbe essere la gara della svolta. Perché la squadra bianconera ha avuto delle vere e proprie lezioni didattiche sia all’andata e sia nella gara di ritorno dello scorso campionato. Furono gare particolari, che portarono utili indicazioni in ogni caso. Partendo proprio da quella del settembre 2020, che fu la prima partita dello Spezia nella massima serie. Fu una gara traumatizzante, il Sassuolo vinse 4-1 sul neutro di Cesena con l’impressione di poter fare una goleada, se solo il var non avesse annullato altri gol di Ciccio Caputo.

Fu una sveglia, una doccia ghiacciata pesante per lo Spezia, che capì di dover fare subito fare qualcosa per non diventare una squadra materasso. Ci riuscì con il lavoro di Vincenzo Italiano, che si vide già nel match di ritorno. Al Mapei Stadium, lo Spezia vinse per 2-1 dimostrando di essere una squadra quadrata e senza fronzoli: la salvezza arrivò anche da quella bella gara in Emilia, cui seguirono altre prestazioni importanti sia in casa che in trasferta.

La partita dei tanti attaccanti

Defrel e Maggiore - foto LaPresse
Liguri a caccia di punti contro gli emiliani reduce dal 2-2 contro il Napoli – foto LaPresse

Tra Spezia e Sassuolo c’è una grande scelta sul versante offensivo. In effetti, la batteria di attaccanti per entrambe le squadre basterebbe anche per un esercito, con una media età molto giovane. Lo Spezia ha/avrebbe in rosa addirittura undici attaccanti, potrebbe fare una formazione dalla testa ai piedi. Peccato che molti di essi sono ai box, non sono pronti materialmente per la Serie A o devono ancora dimostrare molto in questo campionato.

Lo Spezia ha bisogno comunque di andare in rete, prende troppi gol e deve necessariamente riequilibrare il suo versante offensivo. Ha giocato spesso con tre punte lì davanti, con tre trequartisti dietro una punta, ma mai con due uomini classici (bomber più seconda punta a svariare). Chissà che nel match odierno non ci sia proprio qualche variante particolare per mettere in difficoltà il gruppo di Alessio Dionisi.

Quest’ultimo, invece, ha valorizzato un po’ tutti gli attaccanti in rosa. Non poteva fare altrimenti, il Sassuolo quest’anno è quasi ripartito da zero, e può anche permetterselo, sia per qualità del campionato nonché per il bilancio ultra solido.

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Dal rilancio di Gianluca Scamacca alla piena maturazione di Giacomo Raspadori, e la leadership di Mimmo Berardi c’è la dorsale italiana. Cui si aggiunge la qualità delle mezze punte, degli esterni e dei trequartisti, senza dimenticare gli inserimenti puntuali dei centrocampisti centrali. La via del gol è garantita.

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