Sampdoria-Lazio, c’è solo da rischiare: serve la scossa

Sampdoria e Lazio vanno in campo cercando punti ma anche equilibrio. Negli ultimi anni, la partita ha avuto copioni ben stabiliti.

Quagliarella e Acerbi - foto LaPresse
Sampdoria e Lazio in campo per il riscatto – foto LaPresse

Quella al “Marassi” tra Sampdoria e Lazio è una gara dove – per una volta – potrebbe davvero accadere di tutto. Può essere ribaltata la cabala ma anche l’andazzo delle ultime stagioni, che vuole la Sampdoria migliore nel suo stadio di casa e la Lazio essere padrona invece all’Olimpico. Dipenderà un po’ da come le squadre arriveranno all’appuntamento finale, da una rifinitura che potrebbe sciogliere gli ultimi giorni della vigilia, così come dalla verve degli attaccanti.

Perché rimane quella tra Sampdoria e Lazio una delle poche sfide dove potranno sfidarsi attaccanti made in Italy. Da Ciccio Caputo e Fabio Quagliarella in maglia doriana a Ciro Immobile dominatore e recordman in biancoceleste: ci sono tanti gol tricolori in questa Serie A e altre statistiche da poter aggiornare.

Una gara, quindi, che non finirà con molta probabilità zero a zero, le difese non sono altrettanto degne delle bocche di fuoco lì davanti. Il copione negli anni è stato quasi sempre simile: all’Olimpico dominio Lazio, al “Marassi” predominanza ligure quasi assoluta.

Maurizio Sarri – in particolar modo – cercherà di contenere qualche ex come Antonio Candreva, che nella squadra doriana è il leader del centrocampo con il vizio di segnare proprio alle sue vecchie compagini.

Gli ex del presente… e del passato

Luis Alberto ed Ekdal - foto LaPresse
I due centrocampisti guarderanno la storia degli ex per trarre ispirazione in campo – foto LaPresse

Cercano ispirazione Luis Alberto ed Ekdal, ma anche tutti gli altri che scenderanno in campo. E la cercano da qualche ex celebre. Sicuramente Candreva sarà un osservato speciale in casa Lazio. La Sampdoria poggia speranze sul suo numero 87, che già ha dimostrato di poter esser incisivo in zona gol.

Sono tanti i calciatori transitati da una parte e dall’altro, spesso i colori doriani e quelli laziali si sono mischiati nelle trattative di mercato. Sino alla scorsa stagione la gara coinvolgeva anche Keita Balda e Joachim Correa. Il senegalese era cresciuto tra la Masia e la Lazio, risultato un uomo importante nei meccanismi offensivi di Simone Inzaghi (altro ex, ma non memorabile). Andato poi al Monaco, tornò in Italia proprio alla Samp alternando grandi colpi a gare di indolenza.

Per Correa, invece, musica diversa. La Samp lo scoprì, lo portò in Italia e lo cedette bene al Valencia, mentre la Lazio lo riportò nel nostro di campionato prima di cederlo all’Inter nell’agosto scorso.

Altri ex, invece, fanno scaldare il cuore e accelerarlo in maniera importante. Sicuramente è il match di Roberto Mancini, capitano e bandiera doriana, che vinse uno scudetto a Genova e uno proprio a Roma. Allenato da Sven Goran Eriksson, altro habitué del “Marassi”, così come Sinisa Mihajlovic.

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Corsi e ricorsi storici la fanno da padrona, ma il campo oggi potrebbe dare ben altre realtà. Se qualche ex sarà di ispirazione per la vittoria, ben venga allora ricordarli in entrambi i casi.

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