Crollo Juve in Champions, pagano in tre: cessioni già decise

Il tonfo della Juve nella notte horror di Champions col Villarreal chiude definitivamente l’esperienza di tre calciatori: le cessioni sono ormai decise. 

Il popolo bianconero si divide. Allegri è nel mirino ma i tifosi sono ormai stufi di una serie di calciatori che non sembrano funzionali al progetto del tecnico. Pirlo e Sarri in passato hanno analizzato gli errori della squadra senza mezze misure.

Max Allegri juve cessioni
Max Allegri fa la lista della spesa e delle cessioni in casa Juve (©LaPresse)

Entrambi hanno parlato di squadra impossibile da allenare, e alla lista, pur senza sottolinearlo chiaramente, si è aggiunto Max Allegri. I problemi della Juve nella serata di ieri sono emersi in maniera incontrovertibile.

Rugani ha nuovamente mostrato tutti i blackout che lo rendono un calciatore incompiuto. Arthur non sembra in grado di dare verticalità al gioco del tecnico livornese, e anche Rabiot, nonostante i tanti palloni recuperati, non sembra in grado di assolvere al compito che gli viene chiesto. Anche la panchina, al netto delle tante assenza, non sembra soddisfare l’allenatore. Pochi ricambi di qualità, tanti calciatori incapaci di dare il cambio di passo, una rosa da svecchiare in alcuni elementi per dare freschezza.

Emery del resto l’ha vinta attingendo fra le riserve. Coquelin si è guadagnato il rigore. Gerard Moreno lo ha trasformato e comunque si è reso pericolosissimo. Fronte Juve invece in molti hanno deluso, e un ko così pesante impone riflessioni. Immediate, delicate, forse anche spiacevoli ma necessarie. 

Juve, la sconfitta in Champions chiude le porte a tre calciatori: cessioni già decise

Rabiot Juventus
Adrien Rabiot è fra i patenti in casa Juve (©LaPresse)

Il buio. In pochi minuti che hanno nuovamente sbarrato la strada ad una qualificazione ai quarti diventata un tabù. Ciò che per Allegri era una certezza in passato, ora è un malinconico ricordo. Per un tecnico cocciuto e vincente però la delusione è così cocente da essere immediatamente gestita per trovare rimedio. In tal senso le scelte sono obbligate e necessarie. 

Alcuni calciatori non fanno parte del suo progetto, e come accaduto per Bentancur e Kulusevski, anche altre pedine della rosa saranno vendute al termine della stagione. Il primo della lista è Rabiot. Il francese alterna timidi segnali di ripresa a prestazioni abuliche, e in una squadra in cui gli inserimenti dei centrocampisti sono fondamentali, un contratto così oneroso per una pedina dalle prestazioni altalenanti non trova giustificazioni. Sulla lista dei partenti c’è anche Rugani. Accanto a De Ligt ha di recente mostrato le sue qualità ma il vero problema è nell’affidabilità di un calciatore che spesso sbaglia, e lo fa quando la posta in palio è pesante.

Nella lista bianconera c’è Rudiger, l’alternativa è Romagnoli, e Rugani dovrà di scuro cercare una destinazione alternativa in una Juve che ormai potrebbe definitivamente lasciarlo libero. In bilico c’è anche Moise Kean. La questione con il Psg è chiara, ma molto dipenderà dalla fine della stagione. L’attaccante non sembra mai trovare quella continuità in grado di renderlo un titolare fisso o comunque un calciatore sul quale puntare. Ecco perché i bianconeri valutano alternative in un reparto in cui Vlahovic sarà il titolare, Chiesa inamovibile e Dybala e Morata da valutare.

Allegri intanto ha già scelto. Lo spagnolo deve essere trattenuto, a costo di tagliare la “Joya”. Difficile quindi che Kean possa essere confermato in un progetto che deve necessariamente essere differente, e che inizierà già dalle prossime ore di incontri, destinati a cambiare radicalmente la Juventus.

 

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