Lukaku vicino all’addio: “Pronto a salutare definitivamente”

Lukaku saluta il mondiale fra le lacrime e sul futuro del calciatore arriva una indicazione ben precisa su TVPLAY: “Può salutare”.

La stampa belga s’interroga, i tifosi dell’Inter lo attendono, ma anche al Mondiale Romelu Lukaku ha confermato di essere ancora distante da quello stato di forma che alla sua prima esperienza nerazzurra lo ha reso bomber implacabile.

Lukaku incredulo
Romelu Lukaku dopo le reti sbagliate contro la Croazia (LaPresse)

Il centravanti ieri ha sbagliato tutto. Mandato in campo dal commissario tecnico per ribaltare il match e la qualificazione, ha fallito almeno 3 ghiottissime occasioni da gol. Impacciato, lento, forse anche condizionato dal primo errore. Fa una certa impressione vedere Lukaku incapace di buttare in porta quel tipo di occasioni, ma potenza e qualità non mancano, e al top della condizione l’ex Chelsea resta uno dei centravanti più forti in circolazione.

Ieri però il bomber dell’Inter non è stato in grado di dimostrarlo. Errori, mani in faccia, poi le lacrime di chi sa di aver condizionato il cammino della sua nazionale, e di chi ora riflette sul futuro con una indicazione ben precisa.

Lukaku pronto a cambiare

Romelu Lukaku (AnsaFoto)
Romelu Lukaku (AnsaFoto)

Su TVPLAY, Enrico Biasin, noto giornalsita che segue da vicino le sorti dell’Inter, ha detto la sua in maniera come sempre precisa sulla prova del Belgio e dell’attaccante. “Oggi al posto suo un paio di gol li facevo – ha ammesso ridendo – e quello sul finale della partita è clamoroso”. Il belga non sembra al top, ma per Biasin c’è una spiegazione chiara. “Si vede che sei stato talmente tanto fuori che non sei pronto”, ha ammesso prima di sottolineare quelli che potrebbero essere gli scenari futuri.

Esclusione dal mondiale, lacrime e critiche dai tifosi e stampa potrebbero quindi anche mettere in discussione il suo futuro. “Gli errori sono su potenziali gol che possono valere la qualificazione – ha ammesso Biasin – credo che tutto ciò possa segnare in qualche modo la fine della sua esperienza in nazionale”. 

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