Qatar, arriva la sentenza: “Solo un centrocampo è superiore a quello della Croazia”

In una intervista su Tv Play arriva la considerazione sul centrocampo della Croazia e la spiegazione a quel centrocampo da sogno. 

Un urlo nel cielo del Qatar. Quello della Croazia, che ha messo in campo cattiveria, organizzazione, anche un pizzico di fortuna per avere la meglio sul Brasile.

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Luka Modric e Marcelo Brozovic contro Neymar nel match vinto ieri dalla nazionale croata (LaPresse)

Mentre i verdeoro piangono, la quadra croata ora crede nel sogno. Il pareggio allo scadere, poi i rigori, quei volti decisi che rispetto agli avversari mostravano sicurezza dal dischetto. Modric e compagni sanno bene di avere le carte in regola per tentare il tutto per tutto con in testa un sogno. Merito di certo di una difesa capace di imbrigliare il Brasile con attenzione, ma anche di un centrocampo che ha mostrato qualità, talento, grande corsa.

L’intermediario di mercato Sabatino Durante, intervistato su TvPlay, ha analizzato il percorso della Croazia, si è soffermato su Modric, talento unico e vero leader della squadra, ma soprattutto su un reparto che ha fatto la differenza in tutta la manifestazione, e che è l’arma in più per provare a vincere il Mondiale.

“Tite sapeva cosa poteva accadere”

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Le due stelle del centrocampo della Croazia (LaPresse)

“Cuore e strategia”. Sono queste le armi che secondo Sabatino Durante sono state messe in campo da Dalic per affrontare la corazzata Brasile. L’idea del commissario tecnico ha funzionato, di sicuro con un pizzico di fortuna, ma anche con tanta qualità, fame e voglia di correre più degli avversari, che in alcune fasi hanno sofferto l’organizzazione croata, e un centrocampo di corsa e talento.

“Questa gara ha fornito due insegnamenti – ha ammesso a Tv Play Durante –, soprattutto per gli amanti del tiki taka. Di sicuro è bello vincere con il bel gioco, ma nella gara ci sono delle fasi, perché ci sono avversari forse meno dotati, ma comunque molto organizzati, e questo Tite lo sapeva bene”.

Arriva quindi al considerazione sulla linea mediana dei croati. “La grande forza della Croazia è stata di saper bloccare le fasce, di certo il portiere ha fatto parate importanti, ma il tecnico brasiliano sapeva di avere contro un centrocampo che probabilmente è inferiore solo a quello del Real Madrid”. Una sentenza chiara su quella che è la vera forza di una nazionale che ha in mano un sogno. Provare a regalare una gioia grandissima ad una nazione che già ieri ha fatto festa per un risultato inatteso.

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