Leonardo Bonucci si è infuriato per l’esclusione dalla sfida di Champions contro il Napoli: dito puntato contro di lui.
Delusione. Questa è forse la parola che maggiormente potrebbe unire lo stato d’animo di Leonardo Bonucci e dell’ambiente Union Berlino, dal tecnico Urs Fischer ai tifosi. L’avventura tedesca dell’ex difensore della Juventus non è cominciata sicuramente con il piede giusto.
Bonucci ha fin qui collezionato poche presenze (appena cinque tra campionato e coppe), ha giocato male e non è riuscito a dare alla squadra nulla di ciò che ci si poteva aspettare da un giocatore con il suo curriculum. E dopo la sconfitta con il Napoli è iniziata la caccia al colpevole: il dito è puntato contro di lui.
Nove sconfitte consecutive sono dure da digerire per tutti, anche per un club come l’Union, che non vanta certo una storia fatta di trofei e cavalcate straordinarie. Inevitabile che nell’ambiente della squadra tedesca serpeggi del malumore, al di là della buona prestazione messa in scena in Champions contro il Napoli.
E in questa situazione non aiuta di certo la furia di Bonucci. Stando a quanto riferito dai media italiani, l’ex difensore azzurro non avrebbe accettato di buon grado l’esclusione dalla sfida contro la squadra di Garcia, e avrebbe deciso di chiedere immediatamente spiegazioni a quello che ritiene il maggior colpevole di quanto sta accadendo.
Uno dei motivi per cui Bonucci ha deciso di accettare la corte dell’Union era la possibilità di poter ancora giocare in Champions. Allo stesso tempo, uno dei motivi per cui la squadra di Berlino ha puntato sul 36enne difensore è proprio la sua esperienza internazionale, in teoria utile nella coppa più importante. O almeno così avrebbe dovuto essere.
Bonucci escluso dall’Union Berlino: il difensore è una furia
Nei fatti, il tecnico Fischer non ha dato infatti molto peso al curriculum dell’ex Juve, e ha deciso di farne a meno anche in un match delicato come quello contro il Napoli. E i risultati non gli hanno dato ragione.
Per questo motivo l’allenatore è finito nel mirino dello stesso ex bianconero, che avrebbe richiesto un confronto al più presto per poter avere spiegazioni sul suo utilizzo con il contagocce, consapevole tra l’altro che, dovessero continuare così le cose, non è detto che il tecnico possa rimanere sulla panchina berlinese ancora a lungo.
Ma dall’Italia c’è chi non si sorprende per le decisioni di Fischer, in fin dei conti in linea con quelle di Allegri degli ultimi anni. Come sottolineato dal giornalista Paolo Bargiggia, ad esempio, forse sarebbe più opportuno per Bonucci fare autocritica e comprendere che non sempre il passato può riuscire a sopperire alle mancanze del presente.
Servirebbe forse un bagno di umiltà da parte di un giocatore che vanta ancora il titolo di campione d’Europa in carica, tra le altre cose. Ma tra le tante qualità di Bonucci, l’umiltà è forse quella di cui meno ha fatto sfoggio nel corso della sua carriera. E anche per questo la sensazione è che la sua storia con l’Union, di questo passo, possa terminare prima del previsto.
