Milan-Roma, Cafu e Ancelotti nella top 11 dei doppi ex

Milan-Roma vuol dire Dzeko contro Ibrahimovic oggi. Passioni a confronto nel segno del gol. Ma in passato è stata anche una sfida di grandi portieri. Come il “Ragno Nero” Cudicini o Franco Tancredi, che giocava ala destra, debuttò in porta nel Milan di Giagnoni e giocò 400 partite con la Roma vincendo lo scudetto del 1983. E’ lui il numero 1 della formazione ideale dei doppi ex della partita.

Cafu e Maldera, icone in difesa

In difesa rivivono il sorriso di Cafu e i baffi di Aldo Maldera, che al Milan ha vinto lo scudetto della stella. Liedholm lo portò alla Roma anche perché è della Bilancia, come Falcao. Completano la difesa ideale Philippe Mexes e Christian Panucci. Il francese ha giocato 267 partite con la maglia della Roma e 112 al Milan successivamente.

Panucci ha completato il percorso inverso seguendo Fabio Capello. In rossonero in tre anni ha vinto tutto: 2 scudetti, una Champions League, una Supercoppa Italiana e una Supercoppa Europea. Capello lo volle al Real e poi alla Roma, dove rimane otto stagioni.

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Schiaffino e Ancelotti, i geni di Milan-Roma

Schiaffino e Ancelotti, i geni di Milan-Roma
Schiaffino e Ancelotti, i geni di Milan-Roma

Il centrocampo della squadra ideale può contare su una delle più grandi stelle del calcio mondiale, il simbolo del genio applicato al pallone. E’ Juan Alberto Schiaffino che al Milan illuminava il gioco insieme a Nils Liedholm, che avrebbe allenato i rossoneri prima di far uscire i giallorossi dalla prigionia del sogno. Anche Schiaffino, dopo tre scudetti in rossonero, arrivò a Roma ma era già in fase calante.

Fu proprio il Milan la destinazione di Agostino Di Bartolomei, che non aveva paura di tirare i calci di rigore. Capitano amato e rimpianto dai tifosi della Roma, lasciò la squadra all’arrivo di Eriksson ,dopo 308 partite, di cui 146 con la fascia, una in più di Cordova. Esultò in maniera molto vistosa quando segnò alla sua ex squadra nella prima sfida da avversario.

Con lui, nella Roma dello scudetto, agiva anche Carlo Ancelotti, dato per finito dopo i terribili infortuni alle ginocchia. Sacchi però nel 1987 scommette su di lui per dare corpo alla sua visione del Milan. In rossonero, da giocatore, ha vissuto le sue stagioni migliori. Diventò “Terminator”, vinse tutto due volte: due scudetti, due coppe Campioni, due Supercoppe Italiane e altrettante UEFA, due Coppe Intercontinentali.

Milan-Roma, doppi ex in attacco

In attacco potrebbero giocare Pierino Prati e Daniele Massaro. Prati, esploso nelle giovanili del Milan, in rossonero segnò la tripletta che decise la finale di Coppa Campioni 1969 contro l’Ajax. Arrivò alla Roma già al viale del tramonto. Massaro incastona un anno difficile alla Roma nei due tempi della sua carriera al Milan. In rossonero diventò letale con Capello, arrivando a firmare una doppietta nel 4-0 al Barcellona nella finale di Coppa dei Campioni vinta ad Atene.

Allenatore: Fabio Capello

Inevitabilmente, non può che essere Fabio Capello a guidare la squadra dei doppi ex. Ha giocato al Milan e alla Roma, le ha allenate entrambe, ha vinto su entrambe le panchine lo scudetto. Ha firmato la più lunga serie di partite senza sconfitte nella storia rossonera (58).

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