La Cina e il calcio, le ingerenze del governo: che guaio per l’Inter

La Cina sta cambiando il calcio: ordinata ai club una retromarcia su tutto, dagli sponsor ai giocatori. Che guaio per l’Inter

Il calcio è lo sport più seguito al mondo, con miliardi di appassionati sparsi per il globo. La maggior parte di essi guardano al calcio europeo, che è il migliore grazie anche ai grandi campioni che ne fanno parte, oltre le grandi squadre.

Anche la Cina, nello scorso decennio ha guardato al calcio europeo e al suo modello, emulandolo per far crescere i propri club e anche la nazionale. Tuttavia, negli ultimi tempi, causa anche pandemia, Pechino sta mettendo dei limiti all’espansione calcistica del paese.

Infatti, il governo cinese, per avere più controllo sull’industria calcio, e sugli industriali che nel calcio si sono affacciati, sta imponendo varie regole e restrizioni.

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I vari regolamenti del calcio cinese

A partire già dal 2019, il governo impose alle squadre cinesi il salary cup, ovvero il limite massimo per il tetto stipendi, che può arrivare a 3 milioni. Questo è andato a scontrarsi, con alcuni stipendi esorbitanti di giocatori venuti dall’estero, come quello  del brasiliano Oscar, il più pagato, e di tanti altri.

Inoltre, a fine 2020, la Federcalcio cinese ha deciso che i club devono togliere ogni sponsor dal nome della squadra. Questa regola, va di pari passo con i problemi che sta avendo Suning, con i Zhang che hanno messo in vendita lo Jiangsu, squadra campione di Cina.

Gli attuali proprietari dell’Inter, guardano alla vendita della propria squadra cinese, simile a quella di quella di mister Conte. Anche in questo caso, è possibile un allargamento dei soci, e quindi delle risorse da poter investire, per rimanere grandi.

Tutte queste regole, che in realtà sono limitazioni, sono parte integrante del progetto cinese di promozione di propri calciatori, affinché si possa costruire una nazionale in grado di rivaleggiare ai mondiali di calcio, e per questo, tra l’altro, negli ultimi anni vari stranieri sono stati naturalizzati.

Dunque, in Cina, i programmi del governo hanno un duplice ruolo: da una parte la fine della commistione con l’Europa, e dall’altra l’inseguimento della grandezza calcistica europea, ma in altro modo. Adesso, bisogna aspettare i prossimi provvedimenti, e guardare soprattutto alle decisioni di Suning riguardo Inter e Jiangsu.

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