Brescia-Cosenza, la sfida fra i giovani Guardiola

Il Brescia batte 2-0 il Cosenza e si allontana, almeno per il momento, dalla zona calda. Clotet supera Occhiuzzi, ma il Cosenza ha qualche rimpianto.

Serviva una reazione in casa Brescia, e la reazione effettivamente è arrivata. Il 2-0 del “Rigamonti” contro il Cosenza serve al gruppo di Josep Clotet per staccare i calabresi e allontanarsi dalla zona calda, considerando il doppio game nello scontro diretto, il gruppo di Massimo Cellino ha saputo ben giocarsi questo jolly.

Era la gara, soprattutto, attesa per i due tecnici, che per molti potrebbero fare un altro tipo di carriera tra qualche anno. Qualcuno li ha paragonati a Pep Guardiola, ma le dovute proporzioni vanno senz’altro mantenute.

Clotet di Guardiola ha due cose in comune: il nome e il fatto di indossare i colori del Brescia. Se l’uomo del tiki-taka chiuse da calciatore la carriera in Lombardia, l’allenatore spagnolo pescato a scelta da Cellino proprio da qui vuole un lancio della sua carriera.

Ben diversa è la nomea di Roberto Occhiuzzi, dovuta al gioco della scorsa stagione. Ma non per l’eccessivo fraseggio, bensì per il tridente spumeggiante che permise al Cosenza, quest’estate, di raggiungere una salvezza insperata.

Il Cosenza sembrava il Barcellona e non è un’eresia scriverlo: fece più punti di tutti alla ripresa dei tornei post-covid, con prestazioni maiuscole (basti pensare al 5-1 conquistato ad Empoli). Ora la musica è diversa, di palleggiatori non ce n’è manco l’ombra e anche per Occhiuzzi è tempo di fare i conti con la cruda realtà.

Difesa in ferie

Idda difensore Cosenza (Getty images)
Il centrale Idda, grande assente del match (Getty images)

Della gara di ieri sorprende la fragilità difensiva del Cosenza. E questa è una novità, nonostante il quart’ultimo posto. Il Cosenza, senza Idda lasciato in panchina, ha sofferto le iniziative bresciane e ha preso due gol assolutamente evitabili: Bjarnason salta in maniera indisturbata nell’azione del primo gol, sul corneo tutti guardano il palo più vicino dimenticando l’esperto islandese che incrocia per poi battere Falcone. Sul 2-0 c’è la collettività dell’errore, che porta così Ayè al raddoppio. Proprio il francese è forse il giocatore più cambiato: la Serie B sembra la sua dimensione ideale, nella massima serie nemmeno con le mani riuscì a incidere.

Il risultato è tutto sommato giusto, al Brescia va il merito di aver gestito l’incontro e conquistato tre punti. Per i playoff servirà ben altro, almeno un filotto di vittorie consecutive, ma la Serie B spesso ha regalato grandi rimonte e incredibili accadimenti. Al Cosenza, invece, rimane un po’ di amaro in bocca, ma sabato l’arrivo del Frosinone al San Vito – Marulla è visto praticamente come una sorta di spareggio: una vittoria dei lupi rossoblu trascinerebbe nel guado anche il gruppo ciociaro.

In attesa di Mbakogu, e della forma ritrovata di Trotta, mancherà sicuramente capitan Corsi, espulso proprio nella gara di ieri sera

 

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