Di Stefano, piccolo ma… forte. In Champions nessuno come lui

Lo stadio Alfredo Di Stefano ospiterà l’Atalanta ma sta diventando un piccolo fortino del Real Madrid

La scelta del Real Madrid di giocare le sue partite post covid nello stadio “Alfredo Di Stefano” è stata lentamente accettata dai tifosi, che avevano visto tutto ciò inizialmente come una sorta di sacrilegio.

I lavori dello stadio “Santiago Bernabeu” proseguono con notevole dispendio di impiego fisico ed economico e lo stadio delle giovanili servirà ancora per un pezzo.

È stata la casa esclusiva della cantera e della squadra Castilla sin dalla sua inaugurazione, avvenuta il 9 maggio del 2006. Ci fu un amichevole a dare il via ufficiale, si affrontarono il Real Madrid e il Reims, una riedizione della prima finale di Coppa dei Campioni di cinquant’anni prima. Vinsero gli spagnoli con un rotondo 6-1 contro una squadra che, ancora oggi, viaggia sulle onde medie del calcio francese.

Ristrutturare il “Bernabeu” al meglio è il primo pensiero, rendere il “Di Stefano” sempre più accogliente è il secondo. All’epoca costò otto milioni di euro, relativamente poco guardando ai prezzi di costruzione attuali, e fu già sperimentale con alcune scelte architettoniche ed ecologiche ad anticipare i tempi odierni.

I 9mila posti circa sono equamente distribuiti, ma l’assenza di pubblico ha reso questo stadio quasi una sorta di bomboniera: un conto è vedere il “Bernabeu” vuoto, un conto vedere questo piccolo stadio, l’effetto malinconia tende ad alleviarsi

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Pericolo per l’Atalanta, un precedente non favorevole

Real Madrid - Inter 3-2 getty images
L’unico precedente italiano al Di Stefano, con la sconfitta dell’Inter per 3-2 – Getty images

Lo stadio attuale ha già ospitato un’italiana e anche questa squadra indossava i colori nerazzurri. E non andò proprio bene il 3 novembre, quando il Real Madrid superò l’Inter per 3-2 nella terza partita dei gironi.

Il Real andò in vantaggio nel primo tempo con Benzema e Sergio Ramos, poi accorciarono i milanesi con Martinez. Nella ripresa pareggiò Perisic, ma la zampata decisiva fu del giovane brasiliano Rodrygo.

Da allora, il modo di giocare del Real Madrid è un po’ cambiato, Zidane sta recuperando lentamente i suoi lungodegenti e l’Atalanta deve stare intanto attenta ai colpi dei blancos.

I precedenti generali delle italiane a Madrid servono per le statistiche, con 34 gol fatti globalmente in 35 partite e ben 68 subiti.

Non sono dati incoraggianti per l’Atalanta, il bilancio delle italiane è composto genericamente da sette vittorie, tre pareggi e venticinque sconfitte.

Tra le vittorie, sicuramente da ricordare quelle della Juventus con Alex Del Piero in maglia dorata a ricevere la standing ovation dal “Bernabeu” dopo la sostituzione post doppietta. Fu qualcosa di magico.

Ai bianconeri lo stadio madrileno sorrise anche nel 1962 con la rete vittoria di John Charles, nonché nel 2015 con il gol qualificazione di Alvaro Morata nell’1-1 finale. Per quanto riguarda nuovamente le vittorie, c’è da segnalare l’impresa straordinaria della Roma nel 2008 trascinata da Totti e De Rossi.

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