Colpo di testa, l’arma in più della Serie A

Un colpo di testa per la Serie A. Anzi più di uno, la classifica dei migliori bomber sui colpi di testa è per ora equilibrata.

Segnare un gol con un colpo di testa non è certo facile. Lo sanno bene i colpitori che, il più di volte, vedono vanificare la loro impresa. C’è una serie di fattori che presuppongono la finalizzazione e devono incrociarsi tutti. Intanto la traiettoria del pallone, se arriva da calcio piazzato, da corner diretto oppure da un pallone vagante. Calcolando la velocità, bisogna poi tracciare i tempi di percezione e andare al salto. Che può essere obliquo, diritto a mo’ di pivot, oppure in volo plastico. Si deve evitare l’impatto (doloroso) con il difensore, colpire con la fronte e non con la nuca o la parte stempiata del capo, mirare la porta. E sperare che il portiere si tuffi con un attimo di ritardo.

Segnare con un colpo di testa, quindi, è un mix di questi fattore. Non a caso, il primo dei cannonieri di zucca è proprio Cristiano Ronaldo, che spesso abbatte le regole sopra citate e anche quelle della fisica. Nella memoria di tutti rimane lo stacco contro la Sampdoria del dicembre 2019, il volo appeso per battere Audero e realizzare il gol allo stadio “Marassi”. Non a caso, l’elevazione maggiore rimane ancora quella del portoghese.

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Colpitori di qualità, classifica mista e a sorpresa

Mancini ok di testa - Getty Images
Colpo di testa vincente e Mancini permette i tre punti della Roma contro il Genoa – Getty Images

Cristiano Ronaldo ha realizzato cinque gol di testa, l’ultimo contro il Cagliari. Direttamente a colpire come un petardo, come aveva già fatto precedentemente contro il Crotone. È un altro record personale dell’asso portoghese, che ormai lotta contro tutte le statistiche possibili e fattibili.

A quota quattro gol c’è equilibrio e un nome poco atteso. Quello di Gianluca Mancini, quattro gol realizzati con la Roma, il centrale difensivo più a segno del nostro campionato. Un difensore cresciuto a vista d’occhio e che spera in una convocazione agli Europei dal suo omonimo. Il campionato di Mancini lo rende apprezzabile, di testa è diventato ormai un giocatore assolutamente pericoloso nell’area avversaria. Nonché nella sua difensiva, nel contrastare gli attacchi avversari.

Tra questi, quelli di Lautaro Martinez, quattro reti di testa nell’Inter. A vedere il suo look quasi ci meravigliamo di questa classifica, ma segna spesso gol pesanti nonostante il ciuffo ribelle. La rete contro il Milan è stata parecchio decisiva per le sorti di questa stagione in Serie A.

A quota tre invece un poker misto. Un difensore, ovvero Danilo D’Ambrosio, e tre attaccanti. Zlatan Ibrahimovic sfrutta i suoi quasi due metri e i colpi da judoka, Ciro Immobile il fatto di essere la scarpa d’oro in carica. Stefano Okaka, invece, può rimontare: è rientrato ora da un infortunio ed ha i colpi per primeggiare in volo. Negli anni precedenti questa era una statistica appannaggio di Leonardo Pavoletti, per anni miglior colpitore italiano.

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