Guardiola, incubo quarti: un miliardo per sfatare la maledizione Champions

Quinto anno per Guardiola al City, mai oltre i quarti di Champions che sembra una maledizione per il tecnico: le cifre spese intanto sono da capogiro. 

Discutere Pep Guardiola è quasi un sacrilegio. È il tecnico dei triplete, del sextuple, e di tutti quei termini inventati per sottolineare chi chiude una stagione da dominatore. Lo sceicco Mansour nel 2016 lo portò sulla panchina del City per tentare di vincere la Champions, garantendo investimenti ragguardevoli per metterlo in condizione di alzare il trofeo. Per Guardiola la Champions al City è però quasi una maledizione. In quattro anni non ha mai superato i quarti, e dopo la rete di De Bruyne all’andata, il momentaneo pari di Reus è sembrato un cattivo presagio. Ci ha pensato Foden a chiudere i conti sul 2-1, ma domani a Dortmund la pratica non sarà semplice.

Guardiola in Champions è quasi colpito da una maledizione che preclude la strada delle semifinali. Fuori alla prima stagione contro il Monaco agli ottavi, eliminato nei quarti l’anno dopo dal Liverpool e sempre ai quarti escluso dal Tottenham nel 2019-20. Nella passata stagione sembrava aver trovato un accoppiamento “facile” con il Lione. Nient’affatto, perché Rudi Garcia dopo aver rispedito a casa Ronaldo e la Juve, festeggiò l’impresa anche con i mancuniani. Domani arriverà l’occasione giusta per centrare la prima semifinale per Guardiola, a cui basta un pareggio per scacciare via la maledizione dei quarti in Champions. Ma quanto ha speso per tentare l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie?

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Guardiola e la maledizione Champions: quanto ha speso il City per vincere la Coppa?

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I gioielli del mercato di Guardiola, che prova a sfatare la maledizione Champions (gettyimages)

A conti fatti il Manchester City non ha badato a spese per tentare l’assalto alla Champions. Anno dopo anno Mansour ha riempito la sua collezione di stelle con nomi illustri, ma non ha mai chiuso la stagione con il titolo più atteso. Guardiola si è fermato ai quarti in Champions, e sembra quasi una maledizione quella che ha colpito il tecnico spagnolo, che ci riprova in questa stagione. La Premier League sembra ormai un capitolo chiuso, ma il sogno dell’allenatore è vincere la coppa che gli manca da 10 anni. Dopo le due edizioni messe in bacheca con il Barcellona, il tecnico ha vinto tanto al Bayern e a City, ha collezionato una serie infinita di premi individuali, ma non riesce più a centrare l’obiettivo per cui è stato scelto dai Citizens.

Eppure Mansour non ha mai messo limiti agli affari in entrata. Sommando le cifre investite dal 2016, anno dell’avvento di Guardiola al timone del City, la cifra ha raggiunto quasi un miliardo. Nel 2016 lo sceicco ha investito 215 milioni per nomi pesanti quali Sanè, Gabriel Jesus, Gündoğan, e Stones, in una campagna acquisti che ha portato in Inghilterra ben 11 volti nuovi. L’anno successivo è stato quello delle cifre da capogiro, con circa 320 milioni investiti. Guardiola ha voluto Mendy, Walker, Laporte, Bernardo Silva, Danilo, Ederson ed altri calciatori. Un anno dopo ha richiesto solo Mahrez, ma con altri piccoli aggiustamenti la cifra immessa sul mercato ha comunque raggiunto gli 80 milioni di euro. Numeri raddoppiati l’anno seguente, quello degli innesti di Cancelo, Rodri, Angelino, Pedro Porro, Steffen, Meshino.

Nell’ultima stagione Guardiola ha alzato ancora l’asticella e portato al City Aké, Ferran Torres, Yan Couto, Kaboré, Stevanovic e Rúben Dias, investendo circa 180 milioni. Un totale di circa 950 milioni di euro nella gestione Guardiola per provare a sfatare la maledizione Champions. Ci riuscirà? Già passare i quarti sarebbe un segnale incoraggiante al City, e domani a Dortmund il campo come sempre darà risposte.

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