Eder Militao-Thiago Silva, generazione contro: il Brasile può sorridere

Eder Militao e Thiago Silva sono stati protagonisti di Real Madrid-Chelsea: il muro brasiliano del presente, del passato e del futuro.

Termina 1-1 la semifinale di Champions League tra Real Madrid e Chelsea. Ottima prestazione del club inglese, che è riuscito a spaventare gli avversari, mantenere il pallino del gioco e disputare una gara equilibrata. Complice di questa buona performance è stato sicuramente l’approccio difensivo e i comandi in cabina di regia del centrale brasiliano. E’ stata una serata speciale per Thiago Silvadal 2011 il più anziano a giocare una semifinale – ma lo è stata anche per il suo connazionale e avversario Eder Militao.

Passato, presente e futuro della Nazionale brasiliana. Entrambi in campo contro questa sera, ma sicuramente si rivedranno presto in ritiro. Quest’estate ci sarà la Copa America, ed è difficile poter fare a meno ad un talentuoso difensore dalla caratura di Militao.

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Militao-Thiago Silva, il muro brasiliano

Thiago Silva
Thiago Silva, capitano del Brasile (Getty Images)

Le prestazioni disputate in Real Madrid-Chelsea non passeranno inosservate al Commissario Tecnico della Selecao. Questa sera si sono affrontati due generazioni di calciatori sul rettangolo di gioco e sicuramente il centrale dei Blancos è emerso maggiormente, risultando tra i migliori in campo. Infatti, Eder Militao ha giocato una grande partita, chiudendo numerosi tentativi e riuscendo a sventare diversi pericoli. Ha giocato un match intelligente, forse prendendo ispirazione dal capitano della Nazionale Brasiliana e suo avversario odierno: Thiago Silva.

Il difensore del Real Madrid non gioca una partita con la verdeoro dal 2019, ma difficile pensare che il ct Tite possa fare a meno del talentuoso classe 1998. Eder Militao ha appena 23 anni, ben 14 in meno rispetto all’immenso Thiago Silva. Una coppia così diversa, ma così simile. Tuttavia, insieme in Nazionale hanno giocato appena 3 gare.

Arriverà quest’estate l’opportunità di condividere più minuti assieme, fianco a fianco, con l’obiettivo di alzare un gigantesco muro nella propria area di rigore? Bisognerà chiederlo solo al ct del Brasile.

 

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