Dal Chelsea al Real Madrid: i numeri impietosi di Eden Hazard

Eden Hazard è stato convocato per la sfida di Champions League tra Real Madrid e Chelsea: il paragone tra le due esperienze non regge, numeri imbarazzanti per il belga. 

Questa sera cominciano le semifinali di Champions League, con una super sfida tra Real Madrid e Chelsea. Le due squadre si sono affrontate solo 3 volte in passato – sempre in finale di una coppa internazionale – e il bilancio è a favore dei Blues. Ma questa sera è anche la grande serata di Eden Hazard, tornato recentemente da un altro, l’ennesimo infortunio stagionale.

Il belga è stato convocato da Zinedine Zidane dopo aver saltato diversi impegni, tra cui anche quelli degli ottavi e quarti di finale di Champions, a causa di problemi muscolari. Eden Hazard lasciò il Chelsea nel 2019 per fare il grande salto nel Real Madrid, per imporsi e cercare di conquistare il Pallone d’Oro. Ma la sua esperienza in Spagna è stata davvero deludente fino a questo momento. I numeri sono impietosi.

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Hazard irriconoscibile al Real Madrid: il confronto con il Chelsea

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Eden Hazard (Gettyimages)

Ha indossato la maglia dei Blues per 7 anni, conquistando titoli e premi individuali, ma soprattutto la considerazione del grande pubblico che vedeva in lui un giocatore capace di poter sostituire e spodestare Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. E invece, con il passaggio dal Chelsea al Real Madrid, Eden Hazard ha disatteso tutte le aspettative.

Con gli inglesi ha giocato 352 partite, andando in gol 110 volte e mettendo a referto 82 assist. Con i Blancos ha disputato in totale 37 partite in 2 stagioni a causa di numerosi infortuni che hanno interrotto la sua continuità. Nella sua prima esperienza in Spagna ha saltato grandi appuntamenti, giocando solo 16 gare in campionato e 6 in Champions, ma senza lasciare il segno. Quasi peggio nella stagione corrente, in cui Eden è sceso in campo in appena 15 partite mettendo a segno 3 gol e totalizzando 659′. Appena 4 le reti totali con i Galacticos.

E’ tornato a disposizione contro il Real Betis, ma è stato inserito solo nel finale per 13 minuti di gioco. Questa sera potrà riscattarsi, contro il suo vecchio Chelsea, che credette in lui quando aveva appena 21 anni e incantava i tifosi del Lille. Il prodigio ora ha 30 primavere alle spalle e per inseguire il sogno del Pallone d’oro ne deve fare di strada.

 

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