Berardi e Chiesa: il volo dell’Italia è garantito

Berardi o Chiesa, chi sarà l’uomo in più della Nazionale di Roberto Mancini? Le due ali possono essere decisivi e rivelazioni della prossima competizione continentali.

Gli uomini più attesi sono sempre quelli che le gare, con una giocata o un colpo secco, indirizzano le partite in proprio favore. Ma sono anche quelli che non diamo per scontati all’inizio, relegandoli a un ruolo marginale.

L’Italia che affronterà gli Europei un po’ in … casa e un po’ in giro per il continente, avrà senza dubbio bisogno della verve dei suoi migliori attaccanti. Se Andrea Belotti e Ciro Immobile sono in credito di gol, rispetto a quanto fanno con le loro squadre in Serie A, Roberto Insigne non è sicuramente una rivelazione e deve forse risparmiarsi in vista di giugno.

Rimangono due cantori del gol, che quando segnano non sono mai banali. E spesso servono l’assist decisivo dopo aver strabiliato o fatto ammattire il terzino di turno. Così Berardi e Chiesa, entrambi sulla destra, possono regalare momenti di visibilio. Sognando anche quanto fece Totò Schillaci al mondiale del 1990, oppure Fabio Grosso a quello del 2006.

Con ruoli e tecniche diverse, ma con la fame necessaria. Perché Berardi e Chiesa in Nazionale confermano quanto di buono fatto con i loro club, e la partecipazione agli Europei ci consegna finalmente degli esterni in grado di strabiliare.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Ecco una recente “magia” in Serie A

Superiorità numerica come quella di una volta

Federico Chiesa - Getty Images
Federico Chiesa pronto alla fascia destra della nazionale italiana – Getty Images

La storia della Nazionale italiana è fatta da ali che hanno stupito il mondo. Pensiamo a Franco Causio, ma anche a Bruno Conti e alle sue corse in Spagna, così come successivamente Roberto Donadoni. Da anni, però, ci manca un esterno che possa caricare il peso della partita e rilanciarlo con una giocata decisiva.

L’Italia vinse il suo mondiale nel 2006 con Mauro Camoranesi ala destra, che sapeva coprire anche bene, così come lo faceva Simone Perrotta sulla sinistra, bravo a coprire soprattutto Grosso in folata.

L’esterno offensivo, quindi, è roba per Berardi e Chiesa. Il capitano del Sassuolo vive una gran stagione, a 27 anni ha raggiunto la maturità, non è un giovanissimo ma ha bisogno di trovare anche la ribalta ad alti livelli. Perché il suo talento non è inferiore ai tanti decantati in giro per l’Europa, la scelta di vita del Sassuolo non deve essere un deterrente in queste competizioni.

Su Chiesa, invece, parlano i numeri di un’adattabilità importante. Il salto da Fiorentina a Juventus è stato patito solamente inizialmente, poi ha saputo conquistarsi uno spazio importante. Diventando un punto di riferimento nella Juve, così come nella Nazionale, dove l’età depone senza dubbio in suo favore.

Per Mancini il momento delle scelte sarà quello decisivo. Berardi dall’inizio e Chiesa in corsa? Chiesa tra gli undici e Berardi a sbloccare un match? Scelte finalmente di abbondanza, per l’uomo in più della Nazionale.  Senza dover scomodare uno dei più bei film di Paolo Sorrentino.

Impostazioni privacy