Kessie, l’anima del Milan: ma perché il soprannome “Presidente”?

Frank Kessie, dalla Costa d’Avorio all’Italia, volo di sola andata, come quello dall’Atalanta al Milan, dove per uno scherzo lo hanno chiamato “il Presidente”. Ora Paolo Scaroni ha un nuovo rivale.

In molti credono che il soprannome “Presidente” dato a Kessie del Milan abbia a che fare con il saluto militare. Si sbagliano. Anche se la mano di taglio sulla fronte con cui esulta ad ogni gol ricorda quella di un generale, il motivo del suo nickname da spogliatoio deriva da tutt’altra storia. Tutta colpa del Rambo di Milanello.

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Ave Cesare Kessie!

Kessié Milan
Kessie Milan (Getty Image)

Frank Kessie non ha avuto una vita facile. Nato il 19 settembre 1996 a Ouragahio, in Costa d’Avorio, arriva in Italia a 18 anni a Bergamo. In casa era il più piccolo di sette figli; suo padre era un centrocampista ed un militare, morto giovane a causa di una malattia quando Frank aveva appena 11 anni.

Alla Gazzetta dello Sport, Kessie ha spiegato il gesto della mano destra sulla fronte «Ogni volta che esulto per un gol mando un messaggio a mio padre. Glielo vedevo fare con gli ospiti che entravano in casa. Un giorno mi disse “così si salutano le persone più importanti di te”». Quest’anno Kessie è andato a segnato 11 volte in 46 presenze tra campionato e coppa, e per ogni rete, dedica con saluto militare.

All’arrivo dell’ivoriano a Malpensa nel 2015, direzione Atalanta, nevicava su Milano. Frank non aveva mai visto la neve e voleva tornare indietro. Durante i primi allenamenti con Colantuono e Reja ancora non capiva una parola di italiano. «Il mister diceva una cosa, io ne facevo un’altra. E mi mandavano in primavera».

Da quel timido inizio a Bergamo, Kessie ne ha fatta molta di strada; oggi è il numero 79 del Milan, titolare e perno della squadra di Pioli. Tra un anno il contratto del centrocampista rossonero scadrà, ed attualmente il suo valore di aggira intorno ai 50 milioni di euro. Se l’ivoriano dovesse lasciare Milano gli toccherebbe però rinunciare all’appellativo di Presidente, guadagnato in 4 anni da milanista.

L’idea è stata di Ugo Allevi, dell’ufficio stampa di Milanello, ma tutto è partito da Rambo della security. Un giorno l’addetto alla sicurezza scopre Kessie parcheggiare nel posto riservato a Gazidis. Per discolparsi, il centrocampista risponde che è lui il nuovo capo del Milan. In quel momento passava di lì Ugo che appoggiò la versione del giocatore «Perché Frank è davvero il nuovo Presidente!».

Da allora Kessie è il “Presidente” di Milanello, e su questo sono d’accordo sia Ibrahimović che Pioli, anche se l’ivoriano non ha più parcheggiato nel posto di Gazidis. Frank è per molti versi il nuovo leader rossonero, tranne che a casa, dove ammette che è sua moglie Joelle a comandare. C’è poco da fare, certe donne hanno più potere di qualsiasi onorificenza, anche nel calcio.

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