Pareggio a reti bianche, un risultato quasi dimenticato

Il pareggio a reti bianche è stato un lontano ricordo in campionato. Lo 0-0 non attrae più, qualcosa in controtendenza rispetto ai tempi famigerati del catenaccio.

C’era una volta l’allenatore difensivista che prima pensava a non prenderle. La controtendenza, che persiste ormai da alcune stagioni, è di attutire decisamente i risultati a reti bianche. Il classico schieramento ad occhiale, con lo 0-0 finale ormai sta diventando una rarità. Gli allenatori puntano allo spettacolo, anche quelli per la lotta salvezza sono ormai avvezzi alla spettacolarità del gioco.

In effetti, il trend degli ultimi anni sta rivelando la capacità delle squadre di spingersi sempre in zona offensiva, diventando spesso una scusante per la zona difensiva. Dove tra marcatura a uomo o spesso a zona, non c’è più una capacità reale di chiudere la porta. Che lo facciano poi due squadre contemporaneamente, poi, è qualcosa di molto raro.

Non è un caso che tra una gara e l’altra di Serie A con gli 0-0, ci sono state più di 120 partite con marcature, una dimostrazione di come il pareggio a reti bianche sia ormai un elemento di contorno. E quando questi avvengono, li cataloghiamo come qualcosa da evitare, non lodando le difese bensì dando la colpa ai rispettivi attacchi che non hanno trovato la via della rete.

Serie A diversa, Serie B più abbottonata

Chievo da 0-0 - Getty Images
Il Chievo per anni era abbonato allo 0-0 in Serie A – Getty Images

L’ultimo pareggio a reti bianche è arrivato all’Olimpico, molto discusso tra Lazio e Torino. Il rigore sul palo di Ciro Immobile e un altro non assegnato ai biancocelesti hanno maturato questo risultato.

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Precedentemente da Benevento-Roma a Cagliari-Fiorentina ci sono state ben più di 120 gare a reti bianche. Un’eternità, considerando che anche la gara del “Vigorito” fu una casualità sullo 0-0. La Roma attaccò praticamente per 90 minuti, il Benevento si aiutò moltissimo con le parate di Montipò.

Ben più diversa l’idea di Cagliari-Fiorentina, con il pareggio che rappresenta un ritorno al passato. Quasi agli anni Sessanta, e anche i dati statistici lo dimostrano. Infatti, non c’è stato un tiro in porta effettivo, la Fiorentina con un pari si è salvata. Quest’ultima, dal 2019 ha raggiunto ben nove volte questo risultato, il minimo ottenendo il massimo possibile.

La Serie B, invece, è molto più avvezza alle reti bianche. Ben 88 i pareggi con questo risultato nella serie cadetta, dove le difese sono molto più abbottonate. C’è, quindi, un ritorno al passato in Serie B oppure una maggiore precauzione dei tecnici?

Un po’ l’uno e un po’ l’altro, con la Salernitana seconda in classifica che ha pareggiato per quattro volte a reti bianche. Anche per smentire chi definiva Fabrizio Castori come fautore del calcio spettacolo: anche con il Carpi spesso c’era una trincea per difendere il risultato di partenza. In entrambi i casi, il team allenato da Castori è riuscito a salire di grado.

In Italia, la stagione ha registrato Pro Sesto con cinque pareggi per 0-0, uno in meno per la Vibonese per quanto concerne le squadre di terza serie. A loro un record forse poco invidiato per quanto riguarda i team professionisti.

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