Juventus e il ricordo Champions: Bologna come omaggio al 1996

Juventus costretta alla vittoria nel ricordo del trionfo del 1996. Dal 22 maggio 96 al 23 maggio 2021: venticinque anni (e un giorno) per la Champions League.

Nel pre match contro il Bologna, chissà se i giocatori della Juventus avranno guardato il calendario. Forse lo avranno fatto i più esperti, quelli che in fondo sanno come la storia della Juventus si basi anche sul ricordo. Il 1996 è stato l’anno di gloria, la seconda conquista della Champions League, arrivata dopo la finale di Roma vinta ai calci di rigore contro l’Ajax.

Il ricordo è ancora vivo nei tifosi della Juventus, proprio perché quella squadra rimase nella storia per la grande capacità di soffrire e lottare, con un collante eccezionale come Marcello Lippi.

Trascorsi 25 anni… e un giorno, la Juventus si ritrova ora costretta alla vittoria contro il Bologna, sperando in un segno 1X da Atalanta-Milan per potersi qualificare alla Champions League. Segnali e destini, dunque, che trovano strani scherzi, il ricordo serve fino a un certo punto se in campo cambiano le gerarchie.

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I tifosi juventini, comunque, sono tutti d’accordo nel richiamare quella squadra allenata da Marcello Lippi come un esempio di lotta e gran calcio, al contrario di quella attuale. Spesso svogliata, indolente, fatta da figurine e calciatori stile modello Nba. E non con la maglia sudata addosso.

Bologna ultimo atto e poi repulisti?

Del Piero addio - Getty Images
Il ricordo della Juventus nell’ultima giornata va anche ad Alex Del Piero – Getty Images

I tifosi juventini, oltre a volere questo passaggio per la Champions (seppur afferrato con i capelli), dopo la gara contro il Bologna vorranno conoscere le intenzioni della dirigenza.

Basta marketing, basta discorsi da economisti, il campo dovrà parlare con serietà e competenza. Il repulisti sarà in atto, ben sapendo come il bilancio non sia dei più floridi in assoluto.

Ogni reparto sarà abbastanza ritoccato, partendo dalla porta. Gigi Buffon lascerà i bianconeri, mentre Scszezny è ancora in dubbio (e con l’arrivo di Donnarumma sarebbe partente certo).

In difesa l’addio che farà più rumore sarà quello di capitan Chiellini, la Juventus sta maturando una certa attitudine ad abbandonare i leader dello spogliatoio. Altri interventi serviranno al centro nonché sulle fasce.

Per non parlar del centrocampo, alla ricerca di un regista di ruolo dopo due stagioni. Vana l’ipotesi di un ritorno di Pjanic, ci sono dei fardelli pesanti come Rabiot e Ramsey alla voce ingaggi, così come il tanto protetto e coccolato Bernardeschi, che sembra ormai in una sorta di bambagia nell’ambiente juventino.

L’attacco poi fa storia a sé. Dybala andrà a regime di scadenza, Cristiano Ronaldo ha fatto il trasloco delle autovetture, Morata sembra un personaggio pirandelliano.

Con tutti questi propositi futuri, i dubbi aumentano. E diverranno una voragine in caso di quinto posto ed Europa League: riguardare un dvd della finale contro l’Ajax potrà servire a qualcosa?

Masman

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