Elio Capradossi in campo: la sfortuna va in archivio

Elio Capradossi è tornato in campo, per la gioia dello Spezia e del calcio italiano. Uno dei giovani più sfortunati può così pensare al futuro.

L’importante è giocare, anche solo per l’ultima partita. Come una specie di segnale, un buon auspicio del futuro. Che spesso è più importante del presente, soprattutto quando il passato non è stato felicissimo. Lo sa bene Elio Capradossi,  che abbiamo rivisto una settimana fa in campo con lo Spezia, salvo e dunque privo di assilli di classifica nel match contro la Roma.

Una gara importante almeno per i singoli calciatori, come nel caso proprio del centrale difensivo. Perseguitato dalla sfortuna, altrimenti avrebbe forse avuto un altro tipo di carriera. O comunque sarebbe stato protagonista maggiormente in questa stagione, dove è riuscito solamente a giocare l’ultimo match del campionato.

Contro la Roma, per altro, che lo aveva valorizzato, facendolo esordire in prima squadra nel campionato 2014-15, e il ragazzo di origini ugandesi prometteva bene, tanto da essere spesso inserito nei cartelli per la Roma del futuro.

Non è stato proprio così, una lunga maturazione nel settore giovanile e poi il prestito a Bari, nella stagione 2016-17, incamerando 23 presenze nel torneo cadetto. Ne fece 14 la stagione successiva che in Puglia terminò a gennaio, quando fu richiamato proprio dai giallorossi a riempire un buco d’organico. Senza poi giocare mai.

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Un difensore che non si arrende

Elio Capradossi - Getty Images
Il difensore dello Spezia Elio Capradossi tornato in campo dopo un anno – Getty Images

Un’anomalia, quindi, e i primi infortuni per un ragazzo dal fisico importante. Elio Capradossi per molti era un calciatore dalla maturazione ancora incerta, la scelta di andare allo Spezia fu indicativa, perché in Liguria cominciò anche a prendere maggiori responsabilità. Nella stagione 2018-19 non ha giocato moltissimo, guardando i numeri, ma lo ha fatto con spunti di qualità nelle venti presenze contorniate da tre marcature.

Cosa accadde la stagione successiva è nella storia. In porta Simone Scuffet, in difesa come centrale proprio Elio Capradossi ad alzare un muro: 34 presenze e 2 gol per il sogno dello Spezia di andare in Serie A.

Il riscatto del cartellino aveva tranquillizzato il calciatore, l’infortunio e la conseguente operazione al legamento crociato ne avevano messo a rischio l’intera carriera. Che conta anche tutto il percorso delle nazionali giovanili, dall’Under 17 a salire sino all’Under 21, tutte le maglie azzurre sono state indossate dal ragazzo.

Indossare quella bianca dello Spezia però era l’obiettivo nel concreto. Realizzato proprio sul filo del traguardo, ma tant’è. Giocare contro la Roma ha avuto un altro sapore, da capire ora quali saranno i progetti dello Spezia.

Se in forma, Elio Capradossi può stare benissimo in rosa e dare il suo contributo. La difesa spezzina, per altro, è stata tra quelle che più ha cambiato, con una continua turnazione che ha portato comunque alla salvezza.

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