Matteo Pessina: campione in erba tra Steve Gerrard, il latino e il balletto

Pessina tra balletto latino e Gerrard. Una passione smisurata per il calcio dall’oratorio alla nazionale italiana.

Matteo Pessina al centro dell’attenzione negli ultimi giorni per la sua possibile esclusione dal gruppo che parteciperà ai prossimi Europei di calcio. Il Ct Roberto Mancini lo ha infatti inizialmente escluso, lasciando in gruppo gli acciaccati Verratti e Sensi. Ma le condizioni dei due calciatori non convincono ed alla fine Pessina potrebbe essere riaggregato al gruppo e partecipare al grande torneo per nazionali di calcio al via tra pochissimi giorni.

Un finale di stagione eccezionale quello di Matteo Pessina, gioiellino dell’Atalanta. Una serie di incredibili prestazioni ed anche qualche gol, hanno convinto il Ct Roberto Mancini a convocarlo in nazionale già prima della fine del campionato. Oggi, Matteo, si gioca un posto per partecipare all’Europeo, ma tutto è ancora in dubbio. Lui, che ama il latino, il balletto e Steve Gerrard, non sogna altro che competere a grandi livelli con la nazionale del suo paese.

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Non solo latino e balletto: Matteo Pessina e le sue innate qualità umane prima che calcistiche

Pessina
Pessina (GettyImages)

Matteo Pessina è un calciatore lontano dagli schemi, lontano da quel luogo comune dell’atleta al limite dall’essere ignorante, poco preparato e per niente interessato ad altro che non sia il calcio. Matteo Pessina nutre numerose passioni, tra queste quella per lo studio. Attento conoscitore del latino, amante del balletto, Pessina studia Economia alla Luiss di Roma ed ama profondamente Steve Gerrard, al quale probabilmente si ispira.

La buona stagione al Verona, il ritorno all’Atalanta, hanno lanciato il ragazzo sotto i riflettori attenti della Serie A, e lui non ha affatto disdegnato di farsi trovare sempre pronto a mettere in campo tutto se stesso. Chi lo conosce parla di ragazzo d’oro, ragazzo speciale e riservato. La sua vita privata, le sue passiono sono lontane dal calcio e con esso c’entrano poco. Ora il sogno Europeo, forse da riserva, per continuare a sognare e provare a vincere con la propria nazionale.

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