Il progetto del Bologna? Nessuno dei tifosi lo ha Saputo…

Qual è il progetto di Saputo a Bologna? Sta diventando un interrogativo sempre più pressante per i tifosi emiliani, per una squadra che sembra accontentarsi in campo.

È diventata quasi una battuta tra i tifosi, che provano a sdrammatizzare sul momento di stallo della loro squadra: «Il progetto del Bologna? Non l’ho…Saputo». Un po’ per scherzo, un po’ anche per verità, i tifosi bolognesi non sembrano essere entusiasti di questa squadra, che da anni ormai naviga sul mare della tranquillità, adagiandosi sempre più.

Il Bologna, infatti, vive stagioni relativamente tranquille in campo, conquistando salvezze agiate grazie all’operato di Sinisa Mihajlovic. Che, come spesso accade, dimostra di non essere felicissimo dell’andazzo, criticando spesso anche l’operato della rosa, rea a suo dire di non battersi con eccessiva foga. Giovani che vogliono rimanere tali nel calcio, senza prendere responsabilità: questa la prima accusa, la squadra è composta da tanti under, ma secondo il tecnico non hanno il fuoco vivo dentro.

Il progetto del Bologna, basato sui giovani stranieri e su qualche perno d’esperienza, può andare bene solo se si decide, in definitiva, che questa sia la massima ambizione della società di Saputo. Ai tifosi, ovviamente, non sta bene questo adagiarsi, il progetto dei Saputo doveva essere basato anche su risultati maggiormente confortanti e non sulla … confort zone in classifica.

Vecchi a casa, giovani senza una guida

Orsolini in azione - Getty Images
Nel progetto del Bologna di Saputo anche Orsolini a rischio? Getty Images

Gli ultimi addii di Da Costa e Danilo, sono stati conclamati. Il brasiliano ha accusato senza troppi giri di parola la dirigenza, mentre il caso di Rodrigo Palacio ha ulteriormente innervosito i tifosi. Accusano la società di non aver fatto il possibile per trattenere l’argentino, che nonostante i suoi quarant’anni è stato un elemento fondamentale per la squadra di Sinisa Mihajlovic.

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Il problema sta anche in ciò: una squadra con un progetto che punta all’Europa deve ancora reggere sulle spalle di Palacio? In effetti Saputo e i suoi dirigenti nelle loro valutazioni hanno sottovalutato questo passaggio. Ovvero, l’aver reso così indispensabile l’argentino è frutto anche di una campagna acquisti non troppo irresistibile.

Il Bologna da almeno due stagioni necessitava di una prima punta. Federico Santander non è stato utile alla causa, Mattia Destro è stato svincolato ed è risorto al Genoa, Musa Barrow ha caratteristiche diverse. Sull’ex atalantino l’investimento è stato importante, una quindicina di milioni per strapparlo alla squadra orobica ed è stato un prezzo che sarà ripagato prossimamente. Barrow è l’elemento in fase di decollo, può fare benissimo anche nella prossima stagione ma gli va affiancato un centravanti, necessariamente.

Nonostante il lavoro di Mihajlovic, c’è bisogno intanto di una prima punta di ruolo. E poi di capire come possa andare avanti il progetto di Saputo a Bologna, se questa squadra punterà con decisione (almeno) a un piazzamento in Conference League. E se, soprattutto, si giocheranno dei campionati con un po’ di verve in più: per salvarsi in Serie A basta sempre meno.

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