Tutto il calcio minuto per minuto: dopo 60 anni la chiusura?

Tutto il calcio minuto per minuto sempre più a rischio chiusura. Un programma storico della vita degli italiani potrebbe andare immeritatamente in pensione.

C’è un programma radiofonico, più di tutti, che rende gli italiani unici. Prima o poi nella vita, anche per chi non ama lo sport, ha acceso la radio, e si è imbattuto in Tutto il calcio minuto per minuto. Programma storico della radiofonia italiana, un baluardo con più di sessant’anni di vita, con il racconto del calcio italiano attraverso le voci. Attraversando anche i periodi storici, i campionati ma soprattutto le ansie e le attese degli italiani, che la domenica pomeriggio accendevano la radio e sognavano i gol.

I primi attimi di calcio nella festa domenicale, che potevano essere vissuti dovunque. Bastava una radiolina a transistor, chi la abbinava nelle uscite romantiche, altri ancora facevano l’en plein andando allo stadio e non perdendo cosa accadeva negli altri campi.

Tutto il calcio minuto per minuto era un compagno di viaggio inseparabile. Parlare al passato ormai potrebbe essere necessario, stando anche alle ultime disposizioni che trapelano in materia di orari calcistici. La Serie A italiana – che dall’estero prende sempre il peggio – potrebbe concedere a Dazn l’estremo spezzatino: domani si deciderà se ci saranno dieci gare in dieci orari diversi. Con buona pace degli italiani nostalgici.

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Orari che non piacciono

Diletta Leotta - Getty Images
Orari spezzatino e Diletta Leotta super protagonista … Getty Images

Dieci partite da spalmare in tre giorni, nessuna contemporaneità per non accavallare il flusso di internet, estremizzazione del pacchetto calcio.

In tutto ciò a pagarne le spese sarà il pubblico tradizionale che, voglia o non voglia, sarà sempre più distante dal calcio. Non basteranno gli abbonamenti a far tornare la passione a chi ha visto gli anni d’oro della Serie A, a chi ascoltava le gesta di Platini e Maradona, Ronaldo e Del Piero, o ancora Mazzola e Rivera allo stesso orario.

Così come non basterà qualche correttivo in corsa: Tutto il calcio minuto per minuto con questa calendarizzazione resterà solamente per le gare di Serie B, sempre se non ci sarà un’altra rivoluzione anche in cadetteria (ora in mano a Sky).

Così, Juventus, Milan e Inter non andranno più sulle frequenze radiofoniche allo stesso orario, perché era anche bello ascoltare cosa accadeva negli altri campi quando il risultato della propria squadra era al sicuro.

Un comunicato Usigrai ha aperto le danze della polemica, ma in casa Rai forse il prodotto calcio doveva essere difeso già meglio da una decina d’anni. I continui stravolgimenti e il pochissimo peso in materia del servizio pubblico sono stati fattori deterrenti. Se anche un colosso come Tutto il calcio minuto per minuto andrà a concludersi, un pezzo d’Italia sarà definitivamente congedato.

Per far spazio ai millennial, al calcio sempre più da divano e urlato senza alcun motivo.

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