Il Milan riscatta Tomori, ora è ufficiale: il mercato rossonero

Milan riscatto Tomori. Il calciatore sarà tutto rossonero. Continua quindi la bella avventura del difensore alla corte del diavolo.

Il Milan ha concluso le operazioni di riscatto per Oluwafikayomi Oluwadamilola Tomori dal Chelsea FC. Il difensore inglese che ha firmato con i rossoneri fino al 2025 è stato pagato 27 milioni di euro. Per quello che di fatto è stato un prestito, riguardo la stagione appena conclusa, il Milan ha pagato al Chelsea 1 milione di euro. Il difensore, quindi, rientra a tutti gli effetti nel progetto a lunga scadenza della società rossonera, il prossimo anno in Champions League.

La trattativa per il riscatto di Tomori è iniziata per la verità molto tempo fa, e si era compreso da parecchio che i rossoneri avrebbero voluto puntare sul calciatore, che non ha certo disdegnato nel corso della passata stagione. Il ragazzo, a questo punto può dirsi a tutti gli effetti un calciatore del Milan, e concentrarsi sui prossimi appuntamenti della sua squadra. Il ritorno in Champions League è forse il più gradito dei traguardi per i calciatori in rosa, al momento.

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Il Milan riscatto Tomori, ora è ufficiale: caso Tonali, si tratta ancora

Tonali
Tonali (GettyImages)

Altro caso spigoloso dopo il riscatto di Tomori dal Chelsea, è quello che riguarda un altro gioiellino del Milan che per la verità quest’anno non si è espresso al meglio. Parliamo di Sandro Tonali, per il quale il Milan è impegnato in un’altra complessa trattativa di riscatto, stavolta con il Brescia. La società del presidente Cellino pare non abbia alcuna intenzione di venir meno alle proprie posizioni inziali rispetto al prezzo del cartellino del calciatore e quindi si tratta ancora.

Il Milan, insomma con il riscatto di Tomori e la trattativa per pendere a titolo definitivo anche Sandro Tonali sta gettando le basi per un progetto che a questo punto ambisce alle prime posizioni della classifica nell’arco di pochi anni. Giovanissimi calciatori sui quali si è investito e che si vuol far crescere. La crescita dei calciatori stessi, coincide con quella della squadra, in un epoca in cui la programmazione, nel calcio, sembra essere diventata fattore ormai essenziale quando non si dispone di infiniti capitali.

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