Europei da velocisti: è quasi una fuga per la vittoria

Europei di velocisti, alcuni anche inattesi. Nuovi corridori podistici con il pallone tra i piedi hanno raggiunto velocità interessanti negli stadi di Euro 2020.

Un campionato di velocisti o quasi. Perché gli europei hanno mostrato qualità balistiche non indifferenti in molti esterni nonché in tanti altri scattisti. Non c’è più il contropiede di un tempo, così come è ancora più difficile correre con un pallone appresso, ma la quantità di scatti spesso fa capire come alcuni atleti possano anche cambiare sport.

Perché se si raggiungono velocità media sui 30 km/h vuol dire che nei piedi si ha un animo anche da velocisti, e gli europei sta a confermarlo.

Nell’Italia i maggiori corridori sono Leonardo Spinazzola e Giovanni Di Lorenzo. Il romanista, fino al grave infortunio al tendine d’Achille, non ha quasi eguali per quanto riguarda l’accelerazione, toccando i 34 km/h: è in pratica il giro di un ciclomotore nel centro a fare le consegne.

Qualcosa in meno per il terzino napoletano, che comunque si è avvicinato a queste medie con i 32,6 km/h che sono un comunque un buon biglietto da visita. In caso di cambio sport, l’atletica e la corsa dei 100 metri potrebbero accogliere tranquillamente i nostri azzurri. Velocisti sulla fascia come arma in più per Roberto Mancini.

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I corridori imprevisti

Mbappè - Getty Images
Mbappè e… il tiro a giro. Ma agli Europei zero gol per lui – Getty Images

Molti aspettavano i classici scattisti europei, ma per i fan di Gareth Bale e Lucas Hernandez non ci sono state grandi soddisfazioni. La loro corsa, in questa edizione degli europei, è stata sempre frenata, sintomo che l’esperienza e l’appannaggio mentale non portano a grossi risultati quando c’è da accelerare e bruciare sul posto l’avversario.

Cosa che non possiamo dire di Robin Gosens, che con la Germania ha sfrecciato come se fosse ancora all’Atalanta, da Gasperini a Low il gioco sulla fascia è rimasto pressochè identico.

Poi c’è chi, palla al piede, dà il meglio di sé. Non è un caso che Dejan Kulusevski sia stato imprendibile o quasi: ripresosi dal covid, ha fatto un coast to coast contro la Polonia portando al gol poi il compagno Forlsberg. Una sorta di piccola maratona per lo juventino, mentre sul breve Kylian Mbappè rimane sempre il migliore…prima di Euro 2020. Il suo cambio passo era qualcosa da studiare per la scienza, nessuno riusciva a bloccarlo quando decideva di portare l’avversario sull’esterno, seminandolo palla al piede. Nella competizione europea si è inceppato.

Altri spunti interessanti, per gli attaccanti, sono arrivati dall’inglese Raheem Sterling e Patrick Schick: al ceco anche il merito di aver segnato dai 42 metri. Così come gli scattisti inattesi sono stati Loic Nego dell’Ungheria e Daniel James del Galles, due calciatori che potranno avere anche un mercato nelle prossime settimane.

Sarà proprio il mercato a interessare i velocisti europei, spesso le trattative corrono più veloci dei loro piedi.

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