Polonia terra di portieri, gli europei lasciano qualcosa

La Polonia è terra di portieri, alcuni con il posto fisso altri invece con un occhio al mercato. Le prossime settimane saranno decisive per tutte.

La Polonia che abbiamo visto agli europei ha deluso in campo, sostanzialmente. Perché non basta avere Robert Lewandowski per risolvere tutti i problemi, se non si ha un grande impianto di gioco. Lo sanno bene i tifosi della Polonia nonché … i portieri della stessa, spesso a guardare inermi la mancata costruzione del gioco di Paulo Sousa.

Una nazionale, quella della Polonia, rimasta sempre un’incompiuta, che arriva con grandi aspettative per poi deludere nei gironi, che siano europei o mondiali. Non basta fare le qualificazioni per assolvere al proprio dovere, i portieri sono anche stanche di ricevere vagonate di gol.

In particolar modo, la grande scelta che ha la nazionale sul fronte dell’estremo difensore, non è accompagnata da quella nel settore difensivo. Lo sanno bene i vari Scszezny, Fabianski, Skorupski e Dragowski, che devono difendere la porta non supportati adeguatamente da centrali di difesa disattenti e terzini non troppo eccezionali nella corsa e nella protezione spalle alla porta.

È questo quindi il grande problema della nazionale: avere ottimi portieri, ma non un impianto difensivo che sappia proteggerli. Su questo la Polonia deve porre un rimedio.

Una generazione di colossi

Dragowski - Getty Images
Tra i portieri, ecco il viola Dragowski – Getty Images

In effetti, l’abbondanza in porta è un dato rilevante. Il vecchio del gruppo è Fabianski, ultima stagione al West Ham con 35 presenze in Premier League. Un estremo difensore solido e di vecchia scuola, che ha passato una vita all’Arsenal. Agli europei è arrivato un po’ malconcio, i problemi muscolari si sono fatti decisamente sentire.

Scszezny è arrivato invece alla competizione dopo un’annata non troppo vigorosa nella Juventus. Sarà stato il maggior carico di lavoro, ma in Serie A ha alternato prestazioni gagliarde ad altre dove la concentrazione non era eccellente. Anche nelle gare della Polonia è rimasto qualche rimasuglio, fermo restando il rigore parato a Moreno nella gara contro la Spagna.

Skorupski era il terzo portiere della rosa. Penserà soprattutto a cosa succederà nelle prossime settimane, perché non è sicurissimo di rimanere al Bologna. Non per demeriti suoi, ma perché una buona offerta potrebbe segnare la fine del rapporto con i rossoblu. Il portiere ha anche qualche ambizione, lottare per l’Europa sarebbe un giusto passaggio, dopo aver difeso la porta della Roma in passato anche con buona lena.

Dragowski, invece, gli europei li ha visti da casa dopo l’ennesima stagione tribolata con la Fiorentina. E, stando anche agli ultimi giorni, la prossima annata non sarà proprio tranquillissima. Se arriveranno delle proposte interessanti dalla Bundesliga, farà ben più di un pensiero proprio per ritrovare la calma in porta e offrire altre prestazioni di sostanza.

Impostazioni privacy