Tokyo 2020, quattro squadre si inginocchiano in campo: la reazione del CIO

Il movimento Black Lives Matter ha già toccato anche le Olimpiadi di Tokyo 2020, con tante calciatrici in ginocchio: come ha reagito il CIO.

Tokyo 2020 calciatrici ginocchio
Calciatrici in ginocchio a Tokyo 2020 (fonte foto GettyImages)

Tokyo 2020 è iniziata nel segno del Black Lives Matter. Anche durante il torneo olimpico tornerà il ‘tormentone’ di Euro 2020, con calciatori e calciatrici (ma anche altri atleti, probabilmente) che potrebbero scegliere di mostrarsi in ginocchio in segno di protesta contro il razzismo.

Durante l’ultima edizione degli Europei l’inginocchiamento aveva causato più di qualche polemica, specialmente in Italia, per la decisione dei nostri Azzurri a volte di inginocchiarsi, a volte di rimanere in piedi, a volte di adeguarsi a quanto fatto dagli avversari.

Stavolta si vuole in ogni modo evitare ogni tipo di polemica e così, dopo che il torneo olimpico femminile è partito con diverse squadre in ginocchio, il presidente del CIO ha subito scelto di chiudere il caso e spegnere ogni polemica: “Inginocchiarsi è permesso, non è una violazione della regola 50“. Ma in cosa consiste la regola citata da Thomas Bach?

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Tokyo 2020, calciatrici in ginocchio: la regola 50 del CIO

Thomas Bach CIO
Thomas Bach, presidente del CIO (fonte foto GettyImages)

Esiste una norma nel regolamlento ufficiale del Comitato olimpico internazionale che recita: “Non è consentita alcun tipo di manifestazione o di propaganda politica, religiosa o razziale nei siti, nelle sedi o in altre aree olimpiche“. Si tratta della regola 50, nata anche per esigenze figlie di quanto accaduto tra anni Sessanta e Settanta, quando le Olimpiadi sono diventate apertamente un terreno di battaglia per le più svariate lotte di natura politica.

Lo scoppio della questione relativa al Black Lives Matter nel 2020 ha però acceso i fari su questa regola. Una norma ritenuta controcorrente rispetto a quanto stava accadendo nel resto del mondo, anche di quello sportivo, con tantissime manifestazioni pacifiche attraverso il semplice inginocchiamento.

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Così, la Commissione Alteti del CIO ha proposto una rivistazione della regola 50 per rendere maggiormente chiare le sanzioni e le violazioni di tale norma. Il Consiglio Direttivo ha così provveduto a ufficializzare all’unanimità alcune novità. Ad esempio, quella relativa alla necessità di preservare il podio, il campo di gioco e le cerimonie ufficiali da ogni tipo di protesta o dimostrazione, o qualsiasi atto percepito tale. Resta invece possibile manifestare le proprie idee durante le conferenze stampa, all’interno del villaggio olimpico e sui rispettivi social.

Insomma, anche tale chiarimento sembrerebbe rendere la manifestazione tramite inginocchiamento poco prima del calcio d’inizio del match sanzionabile dal CIO. Bach ha però scelto di chiudere un occhio e di allinearsi a un fenomeno globale inarrestabile. E probabilmente è giusto così, trattandosi di messaggio social-politico che unisce più che dividere.

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