Cittadella si rinnova: esempio di un calcio di provincia raro

Il Cittadella dopo anni cambia con Edoardo Gorini in panchina al posto di Roberto Venturato, che ha lasciato i veneti dopo la delusione della finale playoff.

Cittadella esulta - Getty Images
Il Cittadella ha cambiato guida tecnica ma non le intenzioni – Getty Images

Una piccola rivoluzione per il Cittadella. L’arrivo di Edoardo Gorini al posto di Roberto Venturato certifica la fine di un ciclo. Che aveva registrato l’ex tecnico come uno dei più longevi del calcio professionistico e che, probabilmente, nessuno avrebbe mai esonerato da queste parti.

Edoardo Gorini ha avuto l’ok da Coverciano e da secondo allenatore è passato ora a primo conducente, mentre per Venturato ora ci sarà un periodo di riflessione. Che potrebbe nemmeno essere così lungo, perché in caso di esoneri – sia dalla massima serie che dalla cadetteria – potrebbe ben presto tornare in sella.

D’altronde il lavoro di Venturato è stato importante per il progetto del Cittadella. Era arrivato dopo l’addio con Claudio Foscarini, prendendo una compagine retrocessa in Serie C e che sembrava destinata alla terza serie per un bel pezzo. Il lavoro e la chiave tattica fissa sono stati il biglietto da visita per un nuovo ritorno nei cadetti, diventando sempre la squadra meno accreditata ma la più “rognosa” da sconfiggere.

Il 4-3-1-2 del Cittadella è stato il dogma spesso invalicabile per le grandi del torneo.

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Alla ricerca della continuità

Gorini da calciatore - Getty Images
Il tecnico Edoardo Gorini in veste di calciatore qualche stagione fa – Getty Images

La missione del Cittadella in Serie B ha avuto due punti di svolta non concretizzati. Nell’estate del 2019 la prima finalissima dei playoff contro il Verona. All’andata in casa un 2-0 che lasciava presagire l’inizio di un sogno, ma al “Bentegodi” tutto andò male ai granata e tutto benissimo ai cugini veneti, che andarono poi nella massima serie.

Lì fu una delusione, ma tutto sommato digeribile dall’ambiente, che aveva sfiorato la Serie A con l’orgoglio di chi non era stata accreditata tra le pretendenti. Quasi come nella scorsa stagione, il Cittadella conquistò l’accesso agli spareggi e affrontò il Monza, con l’animo di chi non aveva nulla da perdere.

Enrico Baldini, che guadagnava poco rispetto alle varie stelle brianzole, rifilò una tripletta e fece sognare un po’ tutti fino alla finalissima contro il Venezia.

All’andata la vittoria dei lagunari, al ritorno un pareggio per 1-1 con il rimpianto di non aver sfruttato, dopo il vantaggio, anche la superiorità numerica per due terzi della gara. E fu forse troppo per Venturato che fece trapelare questo suo addio a tutto l’ambiente, con Edoardo Gorini da vice passato a tecnico della prima squadra senza dare ulteriori scossoni al gruppo.

Come tecnico della primavera è arrivato, invece, un’altra vecchia conoscenza come Manuel Iori, che a 39 anni era il regista del Cittadella in campo. Ora guiderà le giovani leve, mentre in Serie B ci sarà un’altra missione da portare a casa. Fare gioco, mantenere i bilanci in ordine e ridare brillantezza al calcio di provincia.

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