L’erede di Samir Handanovic in porta sembra ancora tardare ad arrivare. L’Inter potrebbe trovarsi con un altro problema prossimamente.
C’è chi ha tanti discendenti e chi fatica a trovare un erede. In campo, sportivamente parlando, è difficile trovare un sostituto adeguato di Samir Handanovic, che comincia già a risentire di qualche acciacco da età. In effetti, dieci stagioni sul groppone interista e altre con la maglia dell’Udinese non sono uno scherzo per il portiere, che in Italia era arrivato senza troppi clamori.
E che, anzi, sembrava addirittura un “bidone”: nel Treviso prese subito tre gol proprio in casa Inter da Adriano, poi alla seconda giornata regalò un assurdo gol al Livorno. Dopo un prestito semestrale alla Lazio come terzo portiere e un’annata ottima al Rimini in Serie B, pian pianino Samir Handanovic è diventato un protagonista anche in Serie A.
Facendosi riconoscere per abilità tecniche e non solo, mostrando molta lucidità sia tra i pali che nelle uscite alte. Non è stato un caso che l’Udinese, con lo sloveno in porta, abbia vissuto una sorta di seconda giovinezza, conquistando l’accesso ai preliminari di Champions League e dimostrando come l’aria del Friuli era sempre ricca di un nuovo rinnovamento.
Le attese con la maglia dell’Inter
In effetti, un premio andrebbe anche alla costanza di Samir Handanovic. Che per giocare in Champions League ha dovuto aspettare parecchio con qualificazioni in coppa strappate praticamente per i capelli. Per non parlare dello scudetto, arrivato solamente nella passata stagione con Antonio Conte. Dove in molti hanno cominciato, per altro, anche ad avere dubbi sulla tenuta fisica del portiere, non immune da colpe nei gol presi contro Napoli, Lazio e Verona.
Ma per un portiere come lui, ogni tanto, vale la pena anche perdonare qualche errore. Perché sono stati tanti i rigori neutralizzati dallo sloveno, che con le sue parole sicuramente ha portato più punti che svantaggi all’Inter.
Dove rimane il problema dell’erede in porta, fermato praticamente sulla soglia di un casting mai avvenuto quest’estate. Si parlava dell’acquisto di Juan Musso, ma per venti milioni l’argentino è passato all’Atalanta. Poi addirittura di Marco Silvestri, che a Milano sarebbe arrivato a costi contenuti ma alla fine è diventato proprio l’erede di Musso a Udine.
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E ora rimane un dubbio, se puntare per il futuro su Radu oppure virare direttamente sul mercato. Il romeno convince una parte di supporters, all’insegna di un ricambio in porta, ma in Serie A ha giocato solo con il Genoa in pratica. Mentre un nuovo acquisto, invece, andrebbe ponderato per poter aprire un ciclo: il prossimo portiere dell’Inter dovrebbe, almeno, giocare una decina di campionati in nerazzurro. E dovrebbe soprattutto arrivare quasi a prezzo di saldo, date le difficoltà di mercato già registrate in estate. La soluzione Onana, prospettata nei giorni scorsi, non sembra scaldare più di tanto.