Torino è una psicosi da casa? La Salernitana lo spera

La psicosi del Torino da vittoria in casa anche contro la Salernitana? Perché quella dei granata è diventata una sorta di allergia da vittoria davanti al proprio pubblico.

Torino dà il cinque - Getty Images
Il Torino vuole vincere in casa: contro la Salernitana occasione da non fallire – Getty Images

Il Torino che affronterà la Salernitana dovrà esser ben consapevole di giocarsi già un piccolo pezzo di salvezza in Serie A. Certo alla terza giornata appare un po’ esagerato, ma quando arrivano gli scontri diretti è inutile anche guardare il calendario. Così come i campani arriveranno a Torino tentando di fare bottino pieno, allo stesso modo i granata devono pensare ai tre punti come unica missione.

Ed è questo un grande cruccio, come una sorta di psicosi davanti al proprio pubblico. La vittoria, infatti, sembra essere quasi dimenticata nel proprio stadio, come se ci fosse una sorta di sortilegio. E se da una parte la Salernitana non vorrà “aiutare” Belotti e compagni a infrangerlo, dall’altra c’è un Torino che mai come ora ha bisogno di ritrovarsi con il proprio pubblico.

La guerra fredda, infatti, continua con la tifoseria. Anzi, tra una parte di tifoseria e la dirigenza, criticata a dismisura. Se Urbano Cairo è ai minimi storici per il gradimento di piazza, ci sono anche responsabilità che sono addossate per un mercato non troppo convincente. Ma di questi tempi, avercele due lire da spendere…

Missione tre punti a tutti i costi

Belec - Getty Images
Vid Belec estremo difensore dei campani – Getty Images

La Salernitana vorrà evitare la vittoria al Torino, che nei numeri ha un rendimento interno davvero poco onorevole. Il Torino praticamente ha vinto tre delle ultime ventidue partite giocate nel proprio stadio, tra porte chiuse e presenza graduale del pubblico: un dato davvero da retrocessione.

D’altronde i 77 punti fatti nelle ultime due stagioni e i circa duecento gol presi negli ultimi tre campionati fanno capire come dalle parti di Torino ci sia bisogno davvero di un serio cambio di passo.

Lo stadio è diventato un tabù, come se ci fosse la paura di conquistare la vittoria per chissà quale motiva: una delle tre vittorie, per altro, arrivò quasi per miracolo, rimontando da 0-2 a 3-2 contro il Sassuolo.

Non è andata meglio in questo primo scorcio di stagione, partendo dalla gara di Coppa Italia. Nei trentaduesimi contro la Cremonese è arrivato uno 0-0 dopo i tempi supplementari, tra gol sbagliati, miracoli dei portieri, rigori falliti e poi conquistati per l’accesso al turno successivo.

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E nemmeno in campionato l’esordio è stato ok. Unica scusante il valore dell’avversario, ma i due gol dell’Atalanta sono arrivati davvero da meccanismi non troppo consolidati. Nel primo gol dei bergamaschi, Luis Muriel ha fatto un po’ quello che ha voluto, mentre il gol decisivo è stato siglato al 93° minuto da Roberto Piccoli con marcature non troppo asfissianti da parte dei difensori. Errori ripetuti contro la Fiorentina… e non da ripetere contro Frank Ribery. Che potrebbe far sognare la Salernitana già sin da subito.

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