Ronaldo discute col Manchester: “Non sono una cheerleader”

Cristiano Ronaldo alla prima con il Manchester United parla ai compagni e avvisa la squadra: “Sono qui per un motivo preciso”.

Ronaldo
Gli applausi di Ronaldo dopo i cori ad Old Trafford (Getty Images)

Impatto devastante per Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta all’esordio con il Manchester United. Ha giocato da prima punta, che era il ruolo forse scoperto per Solskjaer, capace di allestire un centrocampo solido e una batteria di trequartisti fra le migliori d’Europa. Allo United mancava il calciatore in grado di andare a bersaglio con continuità, e soprattutto un leader in grado di trasformare il talento in vittorie.

Chi meglio di Cr7 per dare carica in campo e fuori ad una squadra che non può più nascondersi, e punta forte ai successi in Premier League e in Champions. Ronaldo già prima di iniziare la nuova avventura, ha discusso con i compagni, lanciando un messaggio chiaro alla squadra.

Ronaldo carica i compagni e li avvisa: il Manchester non ha più alibi

Cristiano Ronaldo nella partita contro il Newcastle
Cristiano Ronaldo in gol con il Manchester all’esordio (GettyImages)

Il Sun ha svelato il discorso motivazionale di Cristiano Ronaldo prima della gara fra il Manchester United e il Newcastle. Frasi dirette, parole che caricano la squadra, con messaggi chiari a tutti i membri del team. Un discorso potente, anche troppo, con una dichiarazione d’amore al club ma anche un monito ai compagni. “Sono tornato per due motivi – avrebbe svelato il portoghese -, il primo è perché amo questo club, il secondo è per la mentalità che si percepisce ai Red Devils. Sono qui per vincere, e farlo ci renderà felici”. 

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Poi l’impegno ma anche un monito ai compagni di squadra. “Darò il mio meglio ma ho bisogno del vostro supporto – avrebbe detto prima del match -, e vinceremo solo se siete pronti a combattere e dare tutto in campo. Non sono una cheerleader, se vogliamo il successo, bisogna amare questo club fino in fondo”. Zero alibi quindi. Ronaldo vuole una squadra pronta a supportarlo, e forse è stato proprio questo l’elemento che lo ha allontanato dalla Juventus.

 

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