“Piangevo tutti i giorni”: la sconvolgente confessione di Diletta Leotta

Diletta Leotta ha parlato dei suoi inizi di carriera e della solidarietà tra donne: le parole della nota conduttrice di DAZN.

Diletta Leotta tribuna
Diletta Leotta (fonte foto GettyImages)

Non è stato facile diventare Diletta Leotta. Lo ha confessato la nota conduttrice televisiva e radiofonica, il volto femminile del calcio degli ultimi tre o quattro anni, in un’intervista al Tempo delle Donne. La splendida catanese, classe 1991, ha parlato in particolare del ruolo delle donne nel mondo del lavoro oggi, anche alla luce di qualche polemica che ha coinvolto alcune sue colleghe negli ultimi giorni.

Secondo Diletta la forza delle donne sta nell’unione. Oltre che nella capacità di apprendere. Lei, ad esempio, quando è con la sua squadra di lavoro è sempre una spugna, prova a imparare tutti i segreti di un mestiere che ti porta ad avere sempre nuove difficoltà. Anche perché le donne devono sempre allenarsi per emergere e riuscire ad avere la stessa credibilità di un uomo.

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Se fossimo un po’ più rilassate, saremmo in grado di fare gruppo, di condividere un po’ di più“, ha aggiunto Diletta, convinta che le donne non debbano rivaleggiare tra loro, ma farsi forza a vicenda e supportarsi nei momenti più difficili, senza prestare il fianco a chi aspetta ogni passo falso per affossare carriere in ascesa.

Diletta Leotta e i difficili inizi di carriera

Diletta Leotta Montolivo
Diletta Leotta con Montolivo (fonte foto GettyImages)

Forse questa sua convinzione nella forza delle donne è frutto del suo background familiare. Diletta è infatti cresciuta con tantissime donne, e ha imparato ad amarle e a rispecchiarsi completamente in loro. Anche per questo ha spesso fatto amicizia con le donne anche sul posto di lavoro.

Tuttavia, non è stato tutte rose e fiori nella sua carriera, specialmente agli inizi. Per diventare la Diletta Leotta che oggi tutti amano ha dovuto faticare non poco. Nei primi anni di carriera era vista come una sorta di impostore. Le donne che lavoravano nel calcio all’epoca erano poche e molto agguerrite, forse anche troppo.

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Quando ho iniziato questo lavoro piangevo tutti i giorni“, ha confessato Diletta, aggiungendo che si sentiva sbagliata. Ora però le cose sono cambiate, ed è anzi diventata un punto di riferimento per tante colleghe più giovani. “Spero che anche noi donne un giorno potremmo essere in grado di fare gruppo quanto gli uomini“, ha concluso Diletta, mandando così un messaggio chiarissimo a chi continua a battibeccare a distanza.

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