Finale Champions, l’arbitro confessa: “Ho dato un rigore per compensare”

A distanza di anni, l’arbitro della finale di Champions del 2016 tra Real e Atletico confessa: ha fischiato un rigore per compensare un errore.

Pallone Champions League
Pallone Champions League (©LaPresse)

Può un arbitro fischiare un calcio di rigore per compensazione? Sì, e anche in una sfida importante come una finale di Champions League. A distanza di ormai cinque anni, è arrivata una clamorosa confessione da parte di un grande fischietto internazionale: Mark Clattenburg.

Arbitro di grandissima esperienza, che si è ritirato nel 2017 dopo una carriera fatta di tante partite di prestigio, rimarrà per sempre nella storia del calcio europeo per una direzione a dir poco discutibile nella gara più importante della sua vita: la finale di Champions League di San Siro tra Real Madrid e Atletico Madrid.

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In un’epoca pre-Var, quando le discussioni erano solo sugli errori, e no nsulle possibili review, arbitrare era forse ancora più difficile. E capitava di incappare in grosse topiche, che non potevano essere corrette da nessuno. Anche per questo, i direttori di gara si rifugiavano spesso in pratiche a dir poco opinabili, come quella della compensazione. Lo ha confessato lo stesso Clattenburg in un podcast brasiliano, come riferito dalla Gazzetta dello Sport.

La confessione dell’arbitro della finale di Champions 2016

Arbitro Clattenburg
Arbitro Clattenburg (©LaPresse)

Una giornata storta può capitare a tutti, anche a un arbitro. Ma quando succede nella gara più importante della tua vita, in una finale di Champions League tra due squadre della stessa città, e non due squadre qualunque, ma Real Madrid e Atletico Madrid, non puoi dimenticarlo.

A instradare l’arbitraggio di Clattenburg sulla via sbagliata fu il primo, gravissimo errore, causato dalla sfortuna, più che da una distrazione. Il gol Sergio Ramos venne infatti convalidato nonostante un netto fuorigioco. Tutta colpa di un’interruzione di comunicazione tra il direttore di gara e uno dei suoi assistenti.

Racconta l’ex arbitro inglese: “Sentivo che Bale l’aveva toccata. Così ho chiesto al mio assistente se c’era stato quel tocco dopo la punizione, ma ero totalmente isolato e mi sono visto costretto a far ripartire il gioco“. Con il Var tutto questo non sarebbe successo. Quando il contatto audio tornò era ormai troppo tardi per poter rimediare all’errore. Se non attraverso un errore ancora più grave.

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Clattenburg scelse infatti di agire per compensazione, e alla prima occasione buona assegnò un calcio di rigore all’Atletico Madrid per un fallo di Pepe su Fernando Torres che oggi, probabilmente, non fischierebbe: “Sono stato molto fortunato, perché mi sono trovato a fischiare un rigore con un fallo dubbio, diciamo 50 e 50“. Per la cronaca, quel rigore Griezmann lo sbagliò, ma il pari arrivò comunque qualche minuto dopo. La gara finì proprio ai rigori e vide il Real conquistare la coppa.

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