Dopo il litigio in tribuna nel derby, Ghali e Salvini avrebbero fatto pace, almeno formalmente: ma il gesto del rapper sembra una provocazione.
Per giorni hanno fatto parlare di loro per le incredibili immagini della lite in tribuna durante il derby. Un litigio scatenato, clamorosamente, da un gol della loro squadra del cuore. Alla fine però tra Ghali e Matteo Salvini sarebbe scoppiata la pace. Almeno apparentemente. I due hanno infatti sotterrato l’ascia di guerra, ma il gesto del trapper di origini tunisine nei confronti del leader della Lega sembra più che altro una provocazione.
Ma facciamo un passo indietro. Tutto è iniziato quando, durante il derby, Tomori ha propiziato l’autorete di de Vrij che è valso l’1-1 al Milan. Un gol che ha fatto impazzire di gioia tutti i tifosi. Tutti, tranne Ghali. Il trapper, infatti, piuttosto che esultare, è scattato in piedi per aggredire verbalmente il leader del Carroccio, Matteo Salvini.
Leggi anche -> Politici o tifosi? Quando lo stadio diventa un parlamento
Secondo la ricostruzione più fedele, a far adirare l’artista di Wallah sarebbe stata l’incoerenza del politico, capace di esplodere di gioia ed esultare per la rete di un calciatore nero (inizialmente sembrava gol di Tomori), salvo poi chiudere i porti lasciando morire migliaia di persone, e fomentando attraverso i social un razzismo latente ma sempre pronto a esplodere.
Nei giorni successivi Salvini ha provato a spiegare l’accaduto e le sue ragioni, proponendo al rapper un dialogo. E alla fine anche Ghali ha scelto di tendere la mano verso il leader leghista. Ma a modo suo.
Ghali regala una maglia a Salvini
Come riferito dall’agenzia Dire, durante un suo comizio a Catanzaro, Salvini è tornato sull’episodio che ha fatto discutere tutta l’Italia, dicendosi disposto ad incontrare il rapper quando vuole, per un caffè o un cappuccino, in modo che possano chiarirsi. Sono entrambi milanesi, forse anche della stessa zona, e quindi potrebbero trovare un’intesa alla fine. Tra l’altro, Salvini ha anche detto che non aveva idea di chi fosse, mentre suo figlio, che era con lui allo stadio, lo apprezzava musicalmente ed è rimasto dispiaciuto per il litigio.
Potrebbe interessarti -> Finale Coppa Italia: tutti i cantanti che hanno interpretato l’inno di Mameli
Forse anche per riappacificarsi con il bambino, che non ha colpe per le idee del padre, evidentemente, Ghali ha scelto quindi di tendere la mano all’avversario, facendogli un regalo molto speciale: una maglia della Tunisia, con tanto di autografo. Un dono che Salvini ha accolto con grande gioia, indossandola immediatamente: “Questo è un momento complicato per gli italiani, inutile perdersi con insulti allo stadio. Ha chiesto scusa e quindi amici come prima“.