L’incisività premia i bomber, quando l’attacco è una garanzia

L’incisività dell’attacco spesso è dovuto a molteplici fattori. In Serie A qualche squadra in particolare non può fare a meno del suo centravanti.

Dzeko in gol - Foto LaPresse
L’incisività di Dzeko per l’attacco dell’Inter – Foto LaPresse

Analizzando il primo scorcio di Serie A, c’è la necessità di capire anche e soprattutto perché l’attacco di alcune squadre abbia una maggiore incisività. Perché c’è una capacità attrattiva non indifferente verso le porte avversarie, ma per fare ciò ci vogliono gli giusti strumenti.

O per meglio dire… piedi adeguati, che possano dare sostanza ai sogni dei tifosi. Molte squadre hanno scelto la via della cooperativa del gol, tutto sommato non è nemmeno una soluzione da disdegnare. Prendiamo l’esempio delle squadre milanesi. Il Milan ha Ibrahimovic e Giroud, ma fa leva anche sulla buona gamba dei trequartisti. L’incisività di Diaz, Leao e Rebic è qualcosa da annoverare per l’attacco, dimostrando come la squadra di Stefano Pioli abbia una grande scelta nel proprio ventaglio offensivo.

Parlando di ciò, anche l’Inter non è messa male. Perché contro le piccole spesso si lancia in goleade, Edin Dzeko è un regista offensivo come ai tempi della Roma, permettendo gli inserimenti soprattutto dei centrocampisti. È la squadra che manda più mediani in gol, la media continuerà sicuramente nelle prossime settimane proprio per l’abilità di aprirsi varchi centrali.

I bomber indispensabili

Duvan Zapata - Foto LaPresse
Duvan Zapata tra Colombia e Atalanta – Foto LaPresse

Il caso contrario è rappresentato da Atalanta e Fiorentina. Sorprende anche, vista la capacità dell’attacco orobico di saper essere incisivo, così come della squadra viola di creare un gioco corale.

L’incisività però si sposa con i due centravanti. Se mancano loro, le due squadre perdono almeno il 50% del loro potenziale.

L’Atalanta ha Duvan Zapata, che si fa sentire in campo e soprattutto fuori. Le sue assenze sono giustificabili al massimo per una partita, e se c’è Luis Muriel particolarmente ispirato (al momento un solo gol per lui). Altrimenti per il gruppo orobico sono dolori, perché il numero 91 bergamasco sa far salire la squadra come pochi. In ogni azione offensiva c’è l’apporto di Zapata, che sia un assist, un gol o addirittura una sponda, nonché un movimento a liberare.

I gol bergamaschi poggiano su un centravanti pivot, indispensabile per il gioco di Gian Piero Gasperini. L’Atalanta, per altro, non è partita a razzo in zona offensiva nelle prime gare della stagione proprio per gli acciacchi del suo centravanti, non a caso nella gara di Salerno è servita una sua zampata per il decidere la gara.

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Dusan Vlahovic, invece, è il centro dei pianeti viola. Difficilmente la Fiorentina potrebbe privarsene, quei venticinque gol stagionali serviranno, eccome. Anche se la viola preferisce creare un gioco corale, c’è sempre bisogno del suo attaccante principale. Non è un caso che non ci sia, in pratica, una riserva del serbo in rosa: forse servirebbe qualcosa a gennaio?

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