In mezzo segnano i tiratori: quando il centrocampo fa +3

I tiratori a centrocampo sono l’arma in più della Serie A. Spesso possono decidere un match, devono essere usati anche con più coraggio.

Barella - foto LaPresse
Barella e i gol dal centro, utile per l’Inter e l’Italia – foto LaPresse

La batteria dei tiratori ha bisogno di più fiducia. Si segna poco in Serie A dal limite, il limite dei centrocampisti spesso è di mancare nel coraggio dalla distanza. Un po’ come se si volesse entrare nell’area piccola a tutti i costi, quasi a voler depositare il pallone in rete sulla linea di porta, non si valuta spesso la soluzione da lontano.

Utile per i centrocampisti, nel beffare un portiere disattento oppure coperto dal muro dei difensori. Utile soprattutto alle squadre, che possono trovare gol e sbloccare partite con un colpo secco. In effetti, quella dei tiratori in Serie A sembra essere una vita grama, qualche calcio di punizione serve ogni tanto per il gesto estetico, ma la sostanza dei centrocampisti è da rimpolpare.

È una questione anche di meccanismi, il tiro da lontano porta intanto a valutare per bene la simmetria degli stessi centrocampisti, che dovranno migliorare nel coast to coast in alcuni casi. In tutto ciò, c’è soprattutto una questione di potenza fisica e di velocità nell’effetto del tiro: necessariamente serve il giusto effetto dai 100 kh/h in poi.

Goleador alla ribalta

Barak e Silva - foto LaPresse
Tiratori a centrocampo, Barak e Silva protagonista con Verona e Samp – foto LaPresse

Molte squadre potrebbero puntare maggiormente sui tiratori. Centrocampisti in forma e col piede caldo sono una caratteristica della Roma, sempre propensa a una sorta di collettivizzazione del gol. Lo dimostrano i giallorossi con gli inserimenti di Lorenzo Pellegrini (ma ora ai box, è un guaio per Mourinho) e se Nicolò Zaniolo migliorerà la mira quest’anno. Il prospetto azzurro ha spesso deliziato proprio per la capacità di colpire da lontano, arrivando come un treno in corsa e dando stoccate ai portieri avversari.

Da rimanerci di sasso, come nel caso dell’Atalanta. Che ha una qualità mista, ma ha il miglior sinistro dalla distanza. Quello di Ruslan Malinovskyi è un missile che parte nei momenti di necessità, qualcosa che fa davvero impressione per forza, tecnica e capacità di mirare l’angolino. Difficilmente prendibile, il tiro di Malinovskyi vale da solo il prezzo del biglietto. Così come è altrettanto funzionale il tocco a pennello di Josip Ilicic, artista del gol nelle sue mille forme.

Centrocampisti in rete da lontano cercasi, soprattutto nelle big del nostro torneo. Il Napoli ha comunque buona qualità dei tiratori, alternandoli spesso e volentieri, l’Inter sta scoprendo il coraggio per vie centrali di Nicolò Barella. Il Verona, ma non era una novità, sta puntando su Antonin Barak con grandi risultati.

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In zona salvezza, spesso sono proprio i trequartisti a togliere le castagne dal fuoco, qualcuno da rilanciare in zona gol. Come Roberto Soriano a Bologna, per non parlare di Daniele Verde che nello Spezia ha colpi importanti… se messo in campo da Thiago Motta. Antonio Candreva nella Sampdoria appare l’uomo maggiormente ispirato, sterzando da destra o da sinistra.

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