Sinisa Mihajlovic vede rosso: il Torino non è digerito

Quella tra Sinisa Mihajlovic e il Torino è stata una storia sportiva abbastanza importante e intensa. Partita con grandi propositi e conclusa con molti rimpianti.

Mihajlovic - foto LaPresse
Sinisa Mihajlovic ebbe una strana avventura con il Torino – foto LaPresse

Affrontare il Torino è sempre un motivo in più di rivalsa per Sinisa Mihajlovic. Contro Ivan Juric è quasi un derby, ma per il Bologna conquistare punti contro i granata sarebbe importante per cominciare a programmare un po’ di futuro.

Lo sa bene lo stesso Mihajlovic che sta puntando tutto sulle motivazioni dei suoi ragazzi, anche per prendersi una rivalsa contro il Torino. Una squadra che lo ha… sedotto e abbandonato, l’avventura del tecnico serbo in Piemonte è stata senza dubbio importante e didattica.

Perché era arrivato con fin troppo clamore, dopo l’addio al Milan forzato. Annunciato con gioia da Urbano Cairo, ebbe un mercato a metà, qualche obiettivo sfumò sul fotofinish, ma il tecnico non si perse senza dubbio d’animo. E lo dimostrò nel girone d’andata della stagione 2016-17, il migliore dell’era Cairo. Quel Torino aveva trovato una giusta alchimia, i gol di Andrea Belotti diventavano sempre più importanti per dimostrare al calcio italiano che i granata avevano una nuova primavera.

La squadra granata calò poi inevitabilmente nel girone di ritorno, conquistando sommariamente 13 vittorie, 14 pari e 11 sconfitte. Battere i granata non era semplice, segnargli un po’ di più. 66 i gol presi, ma compensati dai 71 realizzati e un nono posto finale che sembrava lasciare presagire un buon futuro con qualche correttivo.

La delusione mai smaltita

Mihajlovic e Bava - foto LaPresse
Il tecnico felsineo con Massimo Bava, la stima è rimasta – foto LaPresse

Il secondo campionato di Sinisa Mihajlovic al Torino non fu di certo meraviglioso. Quel Torino zoppicava e non poco, la squadra sembrava aver perso lo smalto, andando un po’ per conto suo in campo.

Da lì, arrivarono alcuni giudizi del tecnico che rimasero praticamente nella storia di quanti seguono il club granata. Stanco di vedere allenamenti ai limiti della sufficienza, e prestazioni in campo imbarazzanti, riuscì a bollare tanti calciatori, dando svariati giudizi. Ne ebbe per tutti, partendo da Niang, definito come un calciatore svogliato e con poca voglia di fare. Poi continuò con gli attaccanti, definito Maxi Lopez in sovrappeso quasi come se portasse una lavatrice addosso, per poi definire il giovane Sadiq come inadatto alla Serie A. ne ebbe anche per Daniele Baselli, definito come l’unico bergamasco senza la grinta necessaria.

Le dichiarazioni non certo accomodanti e i risultati furono un allarme, che trovò il suo punto clou nella sconfitta del derby contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Il Torino allora decimo in classifica esonerò Mihajlovic per affidarsi a Walter Mazzarri, il resto è storia recente.

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Il serbo ora è concentrato solo sul Bologna, conquistare punti contro il suo passato lo lascerebbe molto soddisfatto.

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