Ghoulam, futuro di sfide: l’esterno ci riprova a gennaio

Faouzi Ghoulam da indispensabile a prossimo addio del Napoli. La sfortuna del calciatore algerino nel corso degli anni è stata davvero impareggiabile, nuove prospettive all’orizzonte per il terzino.

Ghoulam - foto LaPresse
Ghoulam ha il contratto in scadenza per giugno 2022 – foto LaPresse

Guardare al passato può essere bello e coinvolgente, ma poco produttivo per il futuro. Lo sanno bene a Napoli nell’analizzare il destino calcistico di Faouzi Ghoulam, difensore che nelle ultime stagioni non è stato al top, anzi.

Infortuni, panchine, malinconie e forse voglie nascoste di cambiare aria ormai la fanno da padrona, continuare il rapporto tra Ghoulam e il Napoli sembrerebbe un atto da masochisti. Sia per il ragazzo che per il Napoli, l’algerino potrebbe trovare una squadra che gli dia maggior fiducia, mentre il club scoprire un terzino che possa essere un abile ripiego nei momenti di turnover.

Luciano Spalletti lo ha poco considerato, lo ha mandato in campo contro il Bologna in campionato e poco più, evidentemente da un punto di vista tecnico ha altre idee per far girare il Napoli. In Serie A, in effetti, tutte le scelte fatte dal tecnico sono state utili per la classifica, compresa quella di accantonare Ghoulam e puntare con decisione sull’imprescindibilità di Mario Rui sulla fascia sinistra del campo.

La sfortuna di un ex intoccabile

Ghoulam in azione - foto LaPresse
Il terzino ha visto poco il campo negli ultimi tempi – foto LaPresse

L’epopea di Faouzi Ghoulam al Napoli è quella degli anni precedenti. Quando il club campano aveva osservato l’interessante terzino che militava nel Saint Etienne e dal carattere non certo tanto addomesticabile. Dopo tre gare giocate con l’under 21 francese, il calciatore aveva subito abbracciato le sue origini algerine, scegliendo di andare poi a giocare nella nazionale nord-africana.

A Napoli arrivò quasi in punta di piedi ma divenne subito un giocatore dirompente, dal grande atletismo e dal piede spesso dinamico e pieno di forza. Con Maurizio Sarri fece un salto tattico, l’ex tecnico dell’Empoli gli insegnò molti fondamentali difensivi, facendone un giocatore davvero importante per il Napoli e per il calcio europeo.

Non è un caso che si sia espresso ad alti livelli proprio nel momento di massimo splendore di Sarri, quando il Napoli girava con meccanismi precisi e senza intoppi di alcun genere. L’ultima stagione di gloria fu la 2016-17, 29 partite in campionato e la sensazione di essere comunque un elemento con pochi eguali.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Il nome giusto per sostituirlo

Peccato per lui e per il Napoli che tra ginocchia e legamenti crociati il difensore non abbia avuto fortuna, gli infortuni frequenti e gravi ne hanno condizionato la carriera. Facendogli pensare addirittura al ritiro, ma rimanendo a Napoli nella speranza di una nuova primavera. Tutto ciò però non si è verificato, nelle ultime due stagioni… e mezza ha giocato venti partite in Serie A, spesso sottotono e senza spunti. Così, non serve davvero né al Napoli e né a lui rimanere.

Impostazioni privacy