La regola più discussa: decisione importante in vista

La regola dei cinque cambi da utilizzare per sempre: la novità del 2022 parte da una conferma che dovrà essere solo ratificata in maniera ufficiale. Una scelta che fa discutere, alcuni club sono favorevoli all’idea, altri invece scongiurano questa evenienza

Sostituzione cinque cambi - foto LaPresse
La regola dei cambi potrebbe averte una svolta definitiva – foto LaPresse

Il calcio della panchina lunga. Una piacevole ossessione per Oronzo Canà, tecnico della Longobarda e una realtà ormai per il calcio odierno. Le panchine sono numerose, i cinque cambi una necessità che rendono più vivace un match. Non sono solo i titolari a servire, ma soprattutto le forze fresche. Nel futsal, nel basket e nella pallavolo un tesserato può entrare anche solo per dieci secondi, colpire un pallone e poi tornare in panchina: probabilmente si arriverà anche a questo, ripescheremmo volentieri i grandi del passato sui piazzati…

La conferma di questa regola è un sollievo per chi ha una panchina notevole, i mister possono far ruotare gli elementi senza troppi malumori. Le forze fresche, soprattutto i ragazzini che possano correre il doppio è l’arma in più dei tecnici, l’incidenza poi di questa scelta sta nella grande varietà che hanno i team. Le rose che hanno trenta giocatori ha più vantaggi di chi ne ha venti, per non parlare di chi poi ha mezza infermeria piena.

Mosse da non sbagliare

Panchina Torino - foto LaPresse
La panchina lunga sembra esser salva – foto LaPresse

La regola dei cinque cambi è la prima novità che sarà confermato nell’assemblea generale fissata dall’Ifab per il mese di marzo 2022. L’organismo che detta i regolamenti di questo sport confermerà per tutti i campionati l’opzione.

La storia delle sostituzioni partì dalla novità degli anni Sessanta, soprattutto da utilizzare per sostituire un portiere. La voglia di ricambio prese piede, era impensabile far rimenere in campo altri dieci giocatori in condizioni spesso disumane. Prima la sostituzione di movimento (la Juve diede una seconda vita a Josè Altafini), poi la doppia sostituzione con il numero in distinta che passava a undici titolari e cinque riserve.

Il calcio italiano, per quanto riguarda i club, cominciò a vincere in Europa proprio usando i cambi. Forze fresche poi aumentate, l’era dei tre campi sembrava un giusto compromesso con altri due elementi in più da portare in panca.

Infine, l’allargamento della stessa panchina, che diventa quasi una riunione condominiale, e i cinque cambi nati per sopperire all’emergenza da covid. Slot rimasti a gran voce per aumentare lo spettacolo, dare più scelta agli allenatori… e giustificare qualche stipendio importante alla voce del lavoro effettivamente svolto.

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Il coro dei contrari

La Premier League non ha digerito benissimo questa scelta. Pep Guardiola da sempre si è opposto alla regola delle cinque sostituzioni, altri suoi colleghi fanno di necessità virtù. Il torneo inglese è l’unico – dei maggiori – ad avere ancora tre cambi e non cinque nel corso di una partita di campionato.

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